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San Giorgio e Saipem pronti allo smaltimento

Un piano predisposto nei dettagli con forte attenzione a sicurezza ed ambiente – La nota di Costa

GENOVA – Con riferimento alla decisione del consiglio dei ministri relativa al trasferimento della Concordia a Genova per il suo successivo smaltimento e riciclo, il cantiere San Giorgio del Porto sottolinea in una nota che “la decisione del consiglio dei ministri testimonia la validità del progetto di smaltimento e riciclo della Concordia presentato da San Giorgio del Porto e Saipem e, con essa, l’esperienza e il know how che le nostre maestranze sono in grado di mettere in campo in un lavoro che non ha precedenti nel nostro Paese e che posiziona Genova quale punto di riferimento nazionale per questa tipologia di intervento”.
[hidepost]”In questi mesi di dibattito e di attesa – continua la nota – da tecnici non abbiamo mai voluto prendere parte al dibattito, né direttamente, né indirettamente. Siamo consapevoli di possedere tutte le caratteristiche necessarie, sia dal punto di vista tecnico – infrastrutturale, sia da quello normativo, per gestire un’operazione che, per sua natura, richiede elevate competenze e forte attenzione agli aspetti legati alla sicurezza dei lavoratori e alla protezione dell’ambiente”.
“L’acquisizione di questa commessa inoltre – continua il documento – avrà importanti ricadute economiche sulle numerose aziende dell’indotto che saranno impegnate nei lavori, valorizzando la vocazione cantieristica della città di Genova e le eccellenze territoriali che operano nel comparto”.

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“L’approvazione da parte del consiglio dei ministri del progetto per il trasferimento del relitto della Concordia a Genova, per il successivo avvio a smaltimento e riciclo, ci consente ora di vedere sempre più vicino il compimento di quell’impegno che la Compagnia ha assunto due anni e mezzo fa: rimuovere il relitto della Concordia dall’Isola del Giglio il prima possibile e in sicurezza” afferma Michael Thamm, amministratore delegato di Costa Crociere. “Il traguardo è vicino: ci troviamo a due settimane dal possibile rigalleggiamento. Affronteremo la fase finale con l’impegno e l’attenzione che sin dall’inizio abbiamo messo in questo progetto non privo di sfide, impiegando le migliori professionalità e tecnologie, nel rispetto dei più elevati standard di salvaguardia ambientale e in piena collaborazione con le autorità”.
Con il via libera al rimorchio del relitto della Concordia a Genova, gli oltre 350 tecnici di Titan Micoperi, impegnati senza sosta nelle operazioni di rimozione, possono ora procedere speditamente alla conclusione delle operazioni preparatorie al rigalleggiamento del relitto. Attualmente restano da installare solo 2 del totale di 30 cassoni necessari per far rigalleggiare la nave. L’avvio delle operazioni di rigalleggiamento è previsto entro la metà di luglio, previa autorizzazione da parte dell’Osservatorio di Monitoraggio, e l’allontanamento definitivo dall’Isola del Giglio potrà avvenire quindi entro la fine dello stesso mese.
“L’ultimo viaggio della Concordia avverrà sotto la guida di Titan Micoperi, il consorzio già incaricato delle attività di rimozione del relitto nel cantiere dell’Isola del Giglio” – spiega Thamm – “Una volta a Genova, potremo contare sulle forti capacità tecnico-gestionali del consorzio formato da Saipem, che curerà gli aspetti ambientali delle operazioni di smaltimento della Concordia, e da San Giorgio del Porto, il primo cantiere in Italia ad essere iscritto all’albo speciale delle imprese di demolizione navale e storicamente attivo nel settore delle riparazioni e trasformazioni navali. La solidità tecnica e finanziaria di Saipem/SGdP rappresenta un’importante garanzia per il progetto”.

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Una volta riportato in galleggiamento, il relitto della Concordia verrà rimorchiato dall’Isola del Giglio al porto di Genova Voltri sotto la guida del team Titan Micoperi. Percorrerà una distanza di circa 190 miglia alla velocità media di 2 nodi, con tempi di percorrenza previsti di 4 giorni. La finestra temporale del trasferimento del relitto ricade nel periodo caratterizzato dalle migliori condizioni meteo-marine; studi e analisi approfondite hanno confermato la possibilità di effettuare il trasporto in sicurezza. Come sempre nel progetto di rimozione della Concordia, l’ambiente resta la priorità. Il relitto viaggerà a una velocità limitata e sarà scortato da mezzi, equipaggiamento e personale specializzato in grado di intervenire per la risoluzione di qualsiasi problema, fra cui un team di esperti biologi marini.
Il progetto di smaltimento e riciclo della Concordia sarà affidato al consorzio formato da Saipem, azienda a partecipazione pubblica parte del Gruppo ENI, leader nei progetti di ingegneria e ambiente, e San Giorgio del Porto, cantiere attivo nelle riparazioni e conversioni navali dal 1928, primo cantiere in Italia ad essere iscritto all’Albo Speciale delle Imprese di demolizione navale.
Il progetto Saipem/San Giorgio del Porto per lo smantellamento e riciclo del relitto della Costa Concordia si sviluppa in quattro fasi esecutive distinte la cui durata complessiva è prevista in 22 mesi. In una prima fase saranno eseguite le operazioni necessarie per ricevere la Concordia nel Porto di Genova Voltri, dove sarà effettuato l’alleggerimento del relitto attraverso attività quali la rimozione degli arredi interni e degli allestimenti dei ponti emersi. Nella seconda fase il relitto sarà trasferito dalla Diga Foranea di Voltri al Molo Ex Superbacino dove verrà eseguito lo smantellamento delle strutture dei ponti dal 14 al 2. La terza fase consisterà nell’esecuzione delle attività propedeutiche al trasferimento del relitto in un Bacino di Carenaggio (il n. 4), fra cui la rimozione dei cassoni di rigalleggiamento e l’attività di pulizia delle cambuse e delle celle frigo presenti al ponte 0. Nel corso della quarta e ultima fase, saranno eseguite tutte le operazioni da effettuare in ambiente segregato e asciutto all’interno del Bacino di Carenaggio, fino allo smantellamento completo del relitto. Si procederà alle operazioni di rimozione degli allestimenti interni, la pulizia delle aree e la demolizione finale di tutte le strutture e questa fase si concluderà con le attività di gestione dei materiali, trasporto e smaltimento/recupero dei materiali di risulta.

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Pubblicato il
5 Luglio 2014

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