Messina all’EXPO sul waterfront
Presentata nell’ambito di un convegno sulla Sicilia l’attività dell’Authority per il piano regolatore

Antonino De Simone
MESSINA – Un’iniziativa promozionale dell’Autorità Portuale di Messina e Milazzo si è svolta a EXPO Milano, nell’ambito del convengo “Sicilia Smart Land” organizzato dalla Regione Siciliana e dall’Università di Palermo.
Nell’importante contesto internazionale dell’Esposizione Universale 2015, alla presenza degli assessori regionali Pizzo, moderatore del convegno, Vancheri, e Croce, il presidente De Simone e il segretario generale Di Sarcina hanno presentato le potenzialità del waterfront di Messina e in particolare della Zona Falcata. Quest’ultima, infatti, è stata inserita come luogo in cui realizzare uno dei 3 Smart Districts (uno in ogni città metropolitana siciliana) previsti dal progetto TRINACREA dell’Amministrazione regionale.
[hidepost]I vertici dell’AP hanno colto questa interessante occasione per promuovere a EXPO i porti di competenza e il Piano Regolatore Portuale, programma strutturato per una coniugata valorizzazione del waterfront e delle attività portuali.
L’evoluzione delle attività marittime e quelle economiche ad esse legate – ha detto il presidente De Simone – ha nel corso dei secoli, trasformato i porti e le città di cui facevano parte gli stessi, in alcuni casi causando lo stravolgimento urbanistico del territorio con il susseguente abbandono di siti storici di grande valore. Così è accaduto anche per la Zona Falcata di Messina, dove ciò che resta del passato glorioso della città antica, rappresentato dalle mura della Cittadella del 1861, è rimasto soffocato e violentato, prima da un’ipotesi di industrializzazione fallita e adesso da decenni di abbandono e degrado. E’ proprio quest’area, dalle potenzialità veramente enormi, che sarà oggetto del significativo progetto TRINACREA, presentato dall’assessore Pizzo.
L’Autorità Portuale, nell’ambito delle sue competenze e con difficoltà enormi legate a un complesso e per molti versi paradossale contenzioso sulla titolarità delle stesse aree, ha comunque attivato negli anni alcuni interventi di riqualificazione sia di natura strettamente portuale (che hanno interessato il molo Norimberga dove al momento attraccano le navi ro/ro delle Autostrade del Mare, per un totale di circa 12 milioni di Euro) che di pubblica fruizione, ad esempio con la risistemazione della viabilità, della pubblica illuminazione e di ampi marciapiedi per i pedoni (per un importo di circa 3 milioni di Euro).
Questa particolare attenzione alle peculiarità del territorio e alle necessità delle comunità locale rischiano di essere vanificate in futuro dalla riforma delle Autorità portuali che, focalizzata più sul potenziamento dei grandi traffici marittimi e sulla competitività internazionale dei porti, rischia di sacrificare gli interventi volti a recuperare il valore storico culturale di siti come per l’appunto la Zona falcata di Messina.
L’Autorità Portuale di Messina, invece, pur tra difficoltà di ogni genere, ha da oltre dieci anni in cantiere un programma strutturato di valorizzazione del waterfront, coniugato con l’altrettanto imprescindibile esigenza di rilanciare le attività portuali in senso stretto. Il programma è custodito all’interno del redigendo PRP.
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