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Banchero subentra a Duci Delrio rilancia sulla logistica

L’impegno del ministro per la “rete” nazionale – I distinguo di Giovanni Toti sulla riforma – Il nuovo vertice degli agenti e la scheda del presidente entrante

Gian Enzo Duci

Alberto Banchero

GENOVA – Gian Enzo Duci, presidente a fine mandato della più importante associazione degli agenti marittimi italiana, quella di Genova, ha diretto i lavori dell’assemblea pubblica annuale organizzata a Palazzo della Meridiana presentando i filmati delle interviste raccolte da Assagenti al ministro Graziano Delrio, ai governatori del Piemonte e della Lombardia, Sergio Chiamparino e Roberto Maroni, e alla rappresentante della camera di commercio Italo Svizzera di Lugano, Marina Bottinelli.
[hidepost]Alla presenza del governatore della Liguria Giovanni Toti è stato così introdotto il dibattito incentrato sulle prospettive offerte dal protocollo di intesa della macroregione del nord ovest che vede la messa a sistema dei porti liguri con l’intermodalità e le infrastrutture – esistenti e da completare – piemontesi e lombarde, di collegamento ai mercati di oltralpe. Più tardi è stato eletto a nuovo presidente Alberto Banchero, della storica Banchero Costa & C..

Nella foto: l’intervento di Giovanni Toti all’assemblea Assagenti Genova.

“Con l’accordo fra il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e le regioni del nord ovest – ha detto Delrio nel contributo video – si è indicata una strada molto forte di cooperazione tra Stato, Regioni ed operatori commerciali e l’obiettivo del percorso è raggiungere un sistema portuale che ragioni come un unico paese, non come tante repubbliche marinare. Dobbiamo unire i vari punti di quella “rete” fatta di porti, interporti, ferrovie e strade – ha detto il ministro – per recuperare perdite di decine di miliardi l’anno che oggi sono sostenute dalle imprese; ci impegniamo nella realizzazione dei corridoi merci, dell’ultimo miglio ferroviario dentro i porti, negli snellimenti burocratici e negli accordi con gli operatori internazionali affinché l’Italia sia il “grande pontile” a disposizione di tutta l’Europa”. Il governatore Toti ha apprezzato il governo centrale per il dialogo con le regioni vicine a prescindere del colore politico e per la volontà di rapportarsi con macrosistemi di regione. A fronte di un riconoscimento dell’attuale fattività del rapporto del governo con la regione Liguria resta però il giudizio critico sulla riforma per il suo spiccato centralismo decisionale e per una programmazione definita “filosovietica”; molto meglio, secondo il governatore, una maggiore autonomia dei porti: criteri misurabili di competitività, come la percentuale iva incassata da un porto, che permettano programmi di sviluppo mirati ed evitino di lasciare troppa discrezionalità alla politica. Ma il sentimento di base resta ottimista: le condizioni per rilanciare la regione ci sono tutte – ha detto Toti – da quelle politiche a quelle economiche e geografiche. Nell’elenco: gli accordi raggiunti con le regioni vicine, la costruzione del terzo valico che procede e che permetterà l’alta capacità fra Genova e Milano (nel frattempo sono stati ottenuti 150 milioni da RFI per ammodernare la rete esistente e ridurre i tempi di collegamento), gli strategici investimenti sull’anello ferroviario di Genova finanziati dal Governo. Questo in un contesto che vede il raddoppio del canale di Suez ed i lavori che la Svizzera sta portando a termine nelle Gallerie del San Gottardo (a fine 2016) e del Ceneri (nel 2020), la stessa posizione della macroregione del nord ovest, che incrocia i due principali corridoi europei (da nord a sud dell’Europa e da ovest ad est). Condizioni ideali quindi per il rilancio e per la conquista di nuovi importanti spazi di mercato grazie alla grande professionalità dell’impresa genovese che ora è chiamata a fare la sua parte.
“Professionalità come arma fondamentale con la quale l’agente marittimo può contrastare le difficoltà procurate dalla riduzione delle agenzie a seguito dall’aggregazione delle compagnie navali e dalla tendenza dell’armatore a sostituirsi ad esse” ha detto Augusto Cosulich (Fratelli Cosulich) che ha ricordato poi il problema delle concessioni portuali e la necessità di una presidenza forte del porto ligure che abbia contatti con la politica. Il problema dell’aggregazione si è fatto sentire anche nel segmento tramp: “La riduzione delle agenzie è stata drastica – ha detto Lorenzo Banchero della Banchero & Costa, e probabilmente proseguirà. Ma prevedo che in un prossimo periodo si verificheranno buone opportunità di investimento nel settore armatoriale dove la gestione delle navi potrà produrre ritorni significativi”. Fra i molti contributi portati quello dell’ammiraglio Giovanni Pettorino che ha parlato del rischio di un ulteriore impoverimento dell’organico centrale del ministero in un momento in cui il suo ruolo è particolarmente importante. E da parte di Aldo Negri, presidente del Gruppo Giovani Assagenti – già riconfermato per il prossimo mandato – la richiesta che si accolgano in tempi accettabili le istanze degli operatori ed un appello rivolto agli associati “affinché la categoria torni ad essere compatta superando quella crisi causata dalla competizione accentuata dalla politica dei noli per affrontare la sfida di un mercato oggi difficile da prevedere”.
Da parte di Gian Enzo Duci le considerazioni per il settore sono ottimiste. L’incertezza data dalle alleanze ed aggregazioni resta ma, al contempo, prevale l’aspetto positivo dato dal fatto che queste concentrazioni sceglieranno Genova come porto base. Soddisfazione per la consapevolezza della politica riguardo la dimensione del mercato di riferimento del maggiore porto ligure che, con il progetto della macroregione, quantomeno per fini logistici, potrà raggiungere la Svizzera ed altri paesi oltralpe. Fondamentale per Duci resta comunque la comunicazione: “Avere notizia di quanto verrà realizzato genera già il movimento sul mercato per cui la rassicurazione sull’effettiva realizzazione delle opere – come avuta oggi in assemblea dalla Regione Liguria – e sulla volontà politica di portare a conclusione alcune operazioni verrà sicuramente recepito dai mercati che ci premieranno prima ancora della realizzazione delle opere stesse. Con una programmazione ed una realizzazione politica coerente con quelle che sono le esigenze del mercato è possibile raggiungere ogni traguardo”.
“Lascio un’associazione più forte – ha concluso Gian Enzo Duci – che ha risolto la spinosa vicenda dell’Antitrust sui diritti fissi, ha creato un evento di grandissima portata comunicativa come la Genoa Shipping Week, oggi il più importante a livello nazionale, cui prendono parte i più grandi operatori mondiali del settore, e che ora ha nuovi uffici, prestigiosi e tecnologicamente avanzati, per supportare in pieno le attività formative. Un’associazione che saprà affrontare con grinta le sfide che sono all’orizzonte”. Non ha poi dimenticato la capacità del job center di Assagenti – e qui è emersa la praticità del ligure – che in questi ultimi quattro anni di dura crisi ha collocato in posti di lavoro più di 300 persone.
Cinzia Garofoli
* * *
Sarà dunque Alberto Banchero, Banchero Costa & C., a guidare gli agenti e i mediatori marittimi genovesi per il biennio 2016-2018. Il nuovo Consiglio, eletto durante l’assemblea dei soci si è riunito il giorno 11 nella sede Assagenti per procedere alla nomina del nuovo presidente della categoria. «La lunga carriera associativa dell’amico Banchero maturata in questi anni ha detto Duci – sia in ambito locale sia in ambito nazionale e internazionale, unita alla sua esperienza professionale più trasversale e globale, saranno fondamentali per trainare la categoria, che oggi più che mai ha bisogno di un presidente che ne persegua l’unità e che sappia svolgere un ruolo di sana lobbying a tutti i livelli per ottenere la giusta attenzione alle esigenze del nostro porto». Alberto Banchero, 40 anni, già presidente del Fama, il fondo pensionistico nazionale degli agenti e dei mediatori marittimi, ha guidato i giovani Assagenti dal 2008 al 2014 e i giovani Federagenti, l’associazione nazionale di categoria, dal 2010 al 2012. È membro del consiglio dei giovani armatori e dal 2015 fa parte del consiglio di Ecasba, l’associazione europea dei broker e degli agenti marittimi. È amministratore delegato di banchero costa & c., azienda di famiglia, nella quale ha iniziato a lavorare dopo un percorso formativo all’estero in diversi Paesi, tra cui Scozia, Singapore, Hong Kong e Stati Uniti. Siede inoltre nei consigli di amministrazione di parte delle società del Gruppo di famiglia.
«Sono felice e onorato – dice Banchero – che il Consiglio abbia scelto me al vertice della categoria, soprattutto in un momento storico delicato e in evoluzione come quello che stiamo vivendo. Sono certo che la professionalità e le competenze dei membri che insieme a me compongono il Consiglio di Assagenti, mi saranno di grande aiuto nell’affrontare le prove a cui saremo chiamati nei prossimi anni».
La composizione del consiglio Assagenti per il biennio 2016-2018: insieme a Alberto Banchero, l’assemblea degli agenti e dei mediatori marittimi ha eletto come membri del consiglio dell’Associazione, per la categoria traffici di linea Filippo Gallo della Uasac Italy, Gian Franco Gazzolo della China Shipping Italy Agency Co, Massimo Marzani della Yang Ming Italy, Giovanni Cerruti, della Hanjin Italy, Paolo Lo Bianco della Cma Cgm Italy, Andrea Boesgaard della Hugo Trumpy e Torsten Nolting della Hapag Lloyd Italy. Per la categoria tramp siedono in consiglio: Cynthia Cignolini dell’Euragent, Roberto Demarchi della Banchero Costa & C. agenzia marittima, Paolo Albanese della Anchor Shipping, Fabio Pesto dell’Agenzia marittima Pesto e Sergio Villa della Ship & Crew Services. I mediatori sono rappresentati da Eugenio De Paolis della Bulkmare, Umberto Novi della Burke & Novi e Camillo Campostano della Anchor Chartering. Fanno parte del consiglio anche il past president Gian Enzo Duci di Esa Group e Aldo Negri della Yang Ming Italy, rinominato lo scorso 27 aprile alla guida del Gruppo giovani Assagenti.

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Pubblicato il
14 Maggio 2016

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