Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La Riforma alla “fase due” con nove ambiti prioritari

Ennio Cascetta

ROMA – Secondo Ennio Cascetta, capo della struttura tecnica di missione del ministero di Delrio, il MIT è pronto a passare alla “fase due” della riforma dei porti. Cioè ad avviare quella programmazione decennale degli investimenti sui quindici “sistemi” che dovrà eliminare sovrapposizioni  di progetti ed eccesso d’offerta.

Premesso che la “fase uno”, data per conclusa, è in effetti ancora in corso d’opera visti i ritardi della “governance” nella maggior parte dei sistemi stessi, la “fase due” si presenta davvero come la madre di tutte le riforme. Perchè ipotizza di programmare i finanziamenti pubblici, ma anche gli interventi privati, sulla base di un organico piano nazionale delle infrastrutture che non c’è mai stato. E nessuno si nasconde che sarà una lotta dura, contro i poteri spesso competitivi delle lobby politiche nelle Regioni e nei potentati.

[hidepost]

Cascetta tuttavia è stato chiaro: nei prossimi dieci anni gli investimenti pubblici sui porti italiani – per una stima tra 5 e 7 miliardi di euro –  saranno concentrati in nove “ambiti”, così come è scritto nel DEF 2017 (documento di economia e finanza).

Quali sono i nove “ambiti”? Si parte dalla manutenzione del patrimonio demaniale (banchine, piazzali, darsene, viabilità portuale). Poi: digitalizzazione della logistica; ultimo e penultimo miglio ferroviario con connessioni alla rete nazionale; ultimo miglio stradale con i porti;  accessibilità navale con dragaggi “coerenti con le tipologie di traffici da attrarre”; efficientamento energetico ed ambientale;  waterfront e servizi croceristici; insediamenti industriali negli ambiti portuali; aumenti selettivi delle capacità portuali.

Come si vede, sono nove “ambiti” che comprendono molto, forse anche troppo. Ma lo stesso DEF 2017, se letto bene, stabilisce anche che non siamo solo sul generico: Le Autorità di sistema avranno il compito, non appena dotate della “governance” operativa, di proporre i progetti per loro più significativi. Attenzione: non si va Random, cioè secondo le personali aspirazioni di ogni porto, ma secondo le “linee guida” del MIT. Che peraltro ancora non ci sono, in attesa che la Corte dei Conti e il Cipe diano loro il benestare.

Rimane il principio generale, conclude il DEF 2017, secondo il quale la priorità dei finanziamenti pubblici va ai cantieri già aperti nei porti, con l’impegno di concluderli al più presto. Il MIT ha monitorato 158 progetti in corso, per una spesa di circa 1,70 miliardi. Secondo Cascetta bisogna correre, finanziandoli per quanto possibile. I progetti a seguire subiranno una stretta sulla base del principio, già enunciato, di evitare sovrapposizioni ed eccesso d’offerta. E poi bisognerà trovare le risorse, dalla Finanziaria del 2018 in poi; il che non lascia presagire niente di facile.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Maggio 2017
Ultima modifica
9 Maggio 2017 - ora: 09:27

Potrebbe interessarti

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora
Quaderni
Archivio