Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

LYSy Sistem presentato a Ortona

ANCONA – Si è svolta lo scorso venerdì la prima riunione con gli operatori dei porti di Pescara ed Ortona per la presentazione del Port Community System LISy, che sarà messo a disposizione di tutti i porti dell’ADSP del Mare Adriatico Centrale a partire dal mese di giugno.

Presso la sede della Capitaneria di porto di Ortona, diretta dal comandante Pio Oliva, si è tenuta la riunione operativa con gli operatori, i rappresentanti delle Capitanerie di Pescara ed Ortona, ed i tecnici dell’Associazione temporanea di impresa DBA Lab-Multiconsult che hanno in carico lo sviluppo e la gestione del PCS.

[hidepost]

Dopo il benvenuto del comandante Oliva, il segretario generale dell’ADSP Mare Adriatico Centrale Matteo Paroli ha introdotto le caratteristiche del sistema, sottolineando in particolare l’utilità per semplificare il dialogo con le amministrazioni pubbliche in piena sicurezza e tutela dei dati.

Successivamente, i tecnici delle imprese appaltatrici ed i funzionari dell’Ufficio Sviluppo, Promozione e Statistiche Guido Vettorel e Matilde Cellerino hanno presentato il sistema e le sue funzionalità, insistendo in particolar modo sull’architettura “once” che caratterizza l’interfaccia dei diversi moduli al fine di consentire il massimo riuso del dato. Il PCS LISy attualmente dialoga con i sistemi PMIS delle Capitanerie di porto, AIDA dell’Agenzia Dogane e TRAMAR di Istat, mentre è in corso la funzionalizzazione per il dialogo con i sistemi telematici ITS e delle ferrovie. Ulteriore vantaggio, il sistema, completamente gratuito per l’utenza, dispone di un modulo per lo svolgimento degli adempimenti doganali che permette l’utilizzo di questo unico sistema per l’interfaccia con 3 diversi soggetti e l’integrazione dei dati.

La soluzione di Port Community System denominata LISy (Logistic Information System), è una piattaforma internet in grado di soddisfare le esigenze di scambio informativo e documentale delle filiere logistiche, degli operatori privati e pubblici e della comunità portuale. Il sistema rilasciato è di tipo “single window” in cui procedure, dati ed informazioni risiedono su un server centrale protetto, in grado di consentire l’utilizzo da parte di utenti abilitati attraverso un normale browser web e secondo policy di accesso e sicurezza prestabilite e gerarchiche. Ulteriore valore aggiunto, la capacità del sistema di interfacciarsi e dialogare con i sistemi informatici già in uso presso gli operatori, semplificando l’utilizzo del PCS e garantendo ulteriore flessibilità all’utenza.

“Nell’ottica del sistema portuale – ha dichiarato il segretario generale Matteo Paroli – l’estensione del sistema di PCS a tutti gli scali dell’Adriatico centrale rappresenta un ulteriore passo in avanti nella strategia di integrazione e messa in rete che è alla base della nuova legge di riforma della portualità. Sono convinto che gli operatori potranno immediatamente percepire i vantaggi in termini di servizi e tempistiche ridotte che derivano dall’introduzione del sistema.”

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Maggio 2017

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio