Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dal Canada 100 milioni di euro per le “rinnovabili” in Italia

ROMA – L’Italia è un Paese privilegiato per la quantità e la qualità di energia che il sole trasmette sulla superficie terrestre, che è possibile sfruttare attraverso la tecnologia fotovoltaica. Per questo motivo la multinazionale canadese Solar Power Network (www.solarpowernetwork.ca), leader mondiale nel settore del fotovoltaico industriale, ha scelto l’Italia per cominciare il suo piano di sviluppo in Europa, con un piano di investimenti di 100 milioni di euro per aiutare le aziende che vogliono avviare una transizione energetica basata sulle rinnovabili attraverso soluzioni «capital free».

[hidepost]

«Con i suoi 800 mila impianti fotovoltaici in esercizio, per una potenza installata di 22 mila MW ed una produzione complessiva di 26,8 TWh di energia, l’Italia parte bene» osservano gli analisti di Solar Power Network.

«Si sta passando da un modello di produzione centralizzata, distribuzione complessa ed inefficiente e miliardi di punti di connessione, ad un’organizzazione più leggera, agile e responsabile, in cui i consumatori sono anche produttori» spiega l’ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network, leader mondiale nel settore solare industriale, con al suo attivo contratti per la generazione di energia elettrica per oltre 400 MW di potenza generata attraverso il sole in ben 678 località, tra siti industriali ed edifici commerciali, dal Canada agli Stati Uniti passando per il Giappone, l’Australia e parte dell’Africa.

«La generazione solare distribuita avrà per il mondo dell’energia lo stesso ruolo che gli smartphone hanno avuto e stanno avendo le TLC» assicura l’ingegner Goodman.

Anche in Italia il mercato del fotovoltaico sta così entrando in una fase di maturazione: dalle offerte chiavi in mano ai «bitcoin dell’energia» fino ai servizi più ambiziosi come i «Corporate Green PPA di Solar Power Network» che rendono la transizione energetica non più un mero passaggio da fossili a rinnovabili ma una vera riorganizzazione della produzione e del consumo.

«Ma non è solo una questione meramente economica» puntualizza Giorgio Mottironi, senior partner di BAngels, società che supporta Solar Power Network nello sviluppo del mercato italiano, «Oggi – prosegue Mottironi – scegliere il solare, per le industrie e le corporate, è una responsabilità per la dimensione sociale ed ambientale in cui operano: non esiste altra via più rapida ed efficace per ridurre il proprio impatto in termini di emissioni di CO2 e dare una veste completamente diversa al modo in cui si può essere percepiti dal mercato e dai consumatori».

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Agosto 2019

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora