Porto di Marina di Campo riattivato il distributore

Nella foto: Il cassetto abbandonato dove doveva sorgere il nuovo distributore di Capraia.
PORTOFERRAIO – Un successo all’Elba, mentre continua a Capraia lo standby dell’unico distributore, ormai da due anni gestito in tono minore e con frequenti pause (fuori stagione) affidate al solo servizio Self.
Prima la buona notizia: continua la campagna ispettiva della Capitaneria di Porto di Portoferraio al fine di vigilare sul regolare funzionamento dei distributori costieri di carburante sparsi sul territorio costiero elbano. Questa volta, la commissione tecnica presieduta e composta da personale della Capitaneria di Porto di Portoferraio e da rappresentanti del comando provinciale dei Vigili del Fuoco e del provveditorato Opere Pubbliche di Livorno, ha proceduto il 18 luglio – al collaudo e alla messa in funzione con esito favorevole del distributore costiero di carburante ubicato sul molo del pesce nel porto di Marina di Campo.
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Tale attività – sottolinea la nota della Capitaneria – prevista da specifiche norme del Codice della Navigazione, si è resa necessaria a seguito sia del prolungato periodo di inoperatività provocato dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il porto di Marina di Campo nell’ottobre del 2018, sia dei lavori eseguiti sullo stesso molo, interessato da parziali cedimenti strutturali del manto stradale poi riparati.
Con tale attività la fascia meridionale costiera elbana potrà ora contare sulla piena operatività del rifornimento di carburanti alle imprese proprietarie di imbarcazioni commerciali, oltre naturalmente a quelle riferite alla nautica da diporto ed alla pesca sportiva.
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Passiamo a Capraia: malgrado il reiterato intervento della direzione marittima della Toscana, il trasferimento del vetusto distributore del porto dalla banchina stradale al nuovo impianto realizzato in testa al molo sud dello scalo – posizione molto più comoda per le imbarcazioni e molto più sicura – non si è mai verificato. Inoltre la gestione dell’impianto – che è l’unico italiano sulla rotta tra la Toscana e la Sardegna, battuta da migliaia di imbarcazioni – è attiva solo nei due mesi estivi, affidata a qualche caprese di buona volontà, mentre negli altri mesi funziona solo con il self-service, più d’una volta bloccato. Il sindaco di Capraia Marida Bessi si sta ancora impegnando sia con la Capitaneria che con la gestione del porto turistico Soprotur perché sia quest’ultima a prendere in carico il servizio e a completare possibilmente il trasferimento in testa a molo. Vengono invocati anche quei principi del Codice della Navigazione che la Capitaneria di Portoferraio ha giustamente citato nella sua nota.
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