L’Assocostieri ha varato codice di comportamento

ROMA – Si è tenuto in modalità telematica il convegno: “Modello Organizzativo 231 – Il nuovo Codice di Comportamento ASSOCOSTIERI”, con interventi di ASSOCOSTIERI Servizi, società di consulenza dell’omonima associazione italiana che rappresenta e tutela la logistica energetica indipendente, dello Studio Legale Tributario Salvini e Soci e di professionisti del settore.

Lo scopo di questa iniziativa era di presentare, nella fattispecie alle aziende associate ad ASSOCOSTIERI, il Codice di Comportamento aggiornato di ASSOCOSTIERI, a seguito dell’approvazione da parte del Ministero della Giustizia come codice idoneo al raggiungimento dello scopo fissato dall’art. 6, comma 3, D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, offrendo adeguato supporto per la predisposizione di modelli di organizzazione e gestione per le aziende associate.

I lavori sono stati aperti dal direttore generale di ASSOCOSTIERI, avvocato Dario Soria, che ha sottolineato come ASSOCOSTIERI è stata la prima Associazione del settore energetico ad aver adottato, circa dieci anni fa, un proprio codice volto a favorire il rispetto del requisito dell’astratta idoneità del Modello 231 di organizzazione e gestione in un possibile procedimento penale. 

L’amministratore delegato di ASSOCOSTIERI Servizi, dottor Marcello Ciocia, ha illustrato tutti gli aggiornamenti e le novità introdotte nella corrente versione del Codice di Comportamento dell’Associazione e i servizi offerti agli associati, come la valutazione della conformità del Modello 231 aziendale al Codice di Comportamento e la verifica delle procedure esistenti, nonché attività di analisi del rischio e progettazione dei protocolli per le società che non hanno adottato un Modello. 

Con riferimento agli aggiornamenti inerenti l’introduzione di nuovi reati presupposto, in prima battuta, l’avvocato Annalisa Fuso – Salvini e Soci – ha descritto i reati di contrabbando, le ipotesi di concorso nel caso di merci soggette ai diritti di confine e alle accise, le aree di rilevanza penale per il settore della logistica energetica e i relativi presidi di controllo.

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