Fincantieri, bilanci ok

ROMA – L’era Bono si conclude in bellezza, con risultati eccellenti che il Consiglio di amministrazione di Fincantieri S.p.A. (“Fincantieri” o la “Società”), riunitosi sotto la presidenza di Giampiero Massolo, ha approvato nel progetto di Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021: approvata anche la dichiarazione non Finanziaria al 31 dicembre 2021, redatta ai sensi del D. Lgs. del 30 dicembre 2016, n. 254.

A margine della riunione del Consiglio Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri in uscita dopo vent’anni, ha commentato: “I risultati presentati oggi dimostrano la capacità e la resilienza di Fincantieri nel rispondere ad una crisi, quella legata alla pandemia, che ha colpito l’azienda e i suoi clienti. In tale contesto, la società ha saputo mantenere gli ordini e tutti i suoi impegni, consegnando le navi nei tempi concordati. La spinta inflazionistica, la scarsità delle materie prime e il conflitto in corso rendono ancora più complesso e incerto lo scenario attuale. Il momento particolarmente difficile che stiamo attraversando richiede quindi la massima coesione e determinazione di tutto il personale nell’affrontare le difficoltà emergenti. I risultati di oggi, infatti, dimostrano appieno l’impegno e la dedizione di tutti i lavoratori e dei nostri fornitori.”

Bono ha poi concluso: “Siamo certi che, forti di questo senso di responsabilità, la nostra società saprà ancora una volta rispondere con il massimo impegno alle sfide future, e, al contempo, mettere a disposizione del Paese tutte le competenze che ha acquisito in questi anni, sia in Italia che all’estero. Siamo orgogliosi, infatti, di essere diventati un’azienda globale che però è rimasta ben radicata in Italia, contribuendo così in maniera significativa allo sviluppo dei territori in cui opera”.

Andamento operativo:

Carico di lavoro complessivo pari ad euro 34,4 miliardi, circa 5,2 volte i ricavi del 2021 con ordini acquisiti per euro 0,5 miliardi: il backlog al 31 marzo 2022 è pari a euro 24,8 miliardi (euro 26,5 miliardi al 31 marzo 2021) con 93 navi in portafoglio e il soft backlog a circa euro 9,6 miliardi (euro 7,9 miliardi al 31 marzo 2021).

Rafforzata la presenza nel business delle navi speciali con l’ordine di sei unità a guida autonoma per la società Ocean Infinity e di una unità per Deutsche-Fischfang Union, destinata al mantenimento e alla lavorazione del pescato. Si segnala inoltre l’ordine, firmato con Norwind Offshore ad aprile 2022, di due unità CSOV (Commissioning Service Operations Vessel) per operazioni di supporto e sviluppo nel settore eolico offshore.

Consegnate 5 navi da 4 stabilimenti: una unità cruise per Princess Cruises, un pattugliatore per il Ministero della Difesa del Qatar, un pattugliatore polivalente d’altura per la Marina Militare italiana, una unità fishery per Nergård Havfiske e una unità SOV per TSS Marine.

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