Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Innovative tecnologie di “carbon capture”

GENOVA – Per lo shipping l’obiettivo di “emissioni zero” di CO2 entro il 2050 stabilito dall’IMO-International Maritime Organization è molto chiaro, ma non altrettanto sono le strade per raggiungerlo. La visione di Ecospray è stata espressa di recente dal presidente 👤 Maurizio Archetti durante la conferenza NAV a Genova.

Intervenendo insieme a Barbara Bosio, professore di Chimica Fisica Applicata dell’Università degli Studi di Genova, all’evento organizzato da ATENA-Associazione Italiana di Tecnica Navale, che ha radunato i maggiori esperti di tecnologia applicata allo shipping, Archetti ha illustrato nel dettaglio le tre soluzioni, frutto del lavoro di ricerca e sviluppo di Ecospray che in questo settore vanta una lunga esperienza e risultati già significativi.

🗣 “Alla base di tutto c’è la convinzione da parte nostra che non ci sia un’unica soluzione di riduzione delle emissioni valida per tutte le situazioni. Studiate e sviluppate collaborando con importanti università e centri di ricerca – il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università di Genova per le fuel cell, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino per le tecnologie di Carbon capture con ammine e idrossido di calcio – ognuna delle nostre tre tecnologie, che sono a stadi di sviluppo differenti, può essere implementata in contesti diversi. Fattori come le dimensioni di una nave, la sua tipologia, la rotta che percorre e lo spazio disponibile a bordo condizionano notevolmente il loro ambito applicativo” 🗣 ha esordito Archetti.

Secondo Ecospray i sistemi di “cattura” e stoccaggio di anidride carbonica (CCS-Carbon Capture and Storage) sono indispensabili per l’industria dello shipping, specialmente in riferimento al previsto ✂ primo taglio ✂ delle emissioni del 40% entro il 2030, che rappresenta la tappa intermedia nel cammino per l’obiettivo finale “zero” posto dall’IMO per il 2050.

Questi sistemi serviranno anche a mantenere l’innalzamento della temperatura globale sotto la soglia dei 2°C.

“I sistemi CCS appaiono una soluzione utile e anche ‘pratica’ per le aziende in quanto in grado di evitare l’aumento dei costi derivante dall’imposizione di nuove tassazioni sulle emissioni di gas serra“ ha proseguito Archetti, passando poi a illustrare le tre tecnologie studiate da Ecospray.

Pubblicato il
25 Giugno 2022
Ultima modifica
28 Giugno 2022 - ora: 17:13

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora