L’Asamar e il domani del porto di Livorno

Francesca Scali

LIVORNO – Agente marittimo, ovvero – nella tradizione storica che risale a prima delle crociate – il rappresentante dell’armatore in porto, ma anche il “pratico”, colui – o colei – che conosce istituzioni, nodi e soluzioni perché il lavoro da e per la nave sia il più veloce e il più redditizio. Detto così, si configura un mix tra topo d’ufficio, diplomatico, esperto di leggi e di cavilli, mano di ferro in guanto di doppio velluto.

👤 Francesca Scali, agente marittimo di lunga tradizione famigliare, sorride a questa descrizione. Ma alla fine ammette che configura abbastanza una professione sempre più complessa. Oggi che si avvicina alla conclusione del suo quadriennale incarico di presidente dell’Asamar, l’associazione degli agenti marittimi della costa toscana, seconda come iscritti a quella di Genova nella classifica nazionale, accetta cortesemente di rispondere a qualche domanda. Ecco l’intervista, condotta sempre con il sorriso – un bel sorriso – sulle sue labbra.

🎙️ Presidente, quanto incide l’attuale crisi mondiale sulla vostra professione?

🗣️ “Ogni volta che la catena logistica e i rapporti tra potenze economiche si complicano, siamo tra coloro che ne risentono di più. Non parlo solo per la realtà livornese, dove le tensioni nel Medio Oriente incidono forse meno che altrove – noi siamo più proiettati sui traffici occidentali – ma del lavoro in sé: perché si complicano i passaggi burocratici, i documenti, anche le interferenze di poteri ciascuno dei quali punta ovviamente al meglio, alla sicurezza prima di tutto. In questo nostro mondo crescono le incertezze, bisogna saper anche indovinare le tendenze. L’aspetto positivo? Impariamo a gestire l’imprevisto, a sviluppare rapporti personali che si basano anche sulla reciproca stima. Per noi avere un buon rapporto con il territorio e chi lo rappresenta è obiettivo fondamentale e anche conferma di ben operare”.

🎙️ Qualcuno, per non dire parecchi, lamentano di dover far fronte a disposizioni non sempre chiare, a conflitti di competenza tra autorità…

🗣️ “È un problema non nuovo, ma che con le nuove tensioni spesso si amplifica. Noi cerchiamo sempre di rispettare le competenze delle due Autorità fondamentali per il nostro lavoro, quella Marittima e quella Portuale. Non possiamo né vogliamo prendere posizione, anche se qualche volta c’è un po’ di sconcerto. In definitiva però il porto funziona e appare chiara la buona volontà di tutti gli enti.”

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