Interporto Vespucci, momento della verità

Andrea Romano

FIRENZE – Dunque, i giochi per il rilancio dell’interporto Vespucci di Guasticce sono tutti in mano alla Regione. E le voci di una designazione – ancora ufficiosissima, ma data per scontata – del professore livornese Andrea Romano alla presidenza, sta assumendo svariati significati.

Il primo: se il presidente della Regione – cui spettano le nomine del presidente del’interporto e del presidente del collegio dei revisori – punta sull’ex parlamentare livornese, non può non dargli poi forza se non lo fornisce anche di un cospicuo aumento di capitale della Spa, indispensabile per non affondare nella morta gora della asparagina amministrazione attuale. Non va dimenticato che il bilancio del Vespucci oggi è, nella vera sostanza, bisognoso di circa 20 milioni: poca cosa rispetto al passato, quando l’attuale vertice aveva ereditato un buco di 70 milioni, ma pur sempre un rosso.

Il secondo: Andrea Romano, anche se non rieletto dall’ondivago mondo PD livornese, è personaggio nazionale, costantemente in TV nei vari “gallinai” politici (e anche questo conta, è un segnale) e conosce bene i Vip della logistica, specialmente portuale e marittima. Se la Regione lo aiutasse con l’aumento di capitale, trascinerebbe di sicuro anche il secondo socio per forza economica – l’AdSP di Luciano Guerrieri – a partecipare al ripianamento del rosso.

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