Prysmian: nave da record per posare cavi a 3mila metri di profondità
Ha il 40% del mercato e ora investe in Finlandia

Sede di Pikkala in Finlandia
MILANO. L’una è l’ampliamento dello stabilimento di Pikkala in Finlandia con quella che è stata definita la “fabbrica che diventa grattacielo”; l’altra è la nuova nave posacavi di ultima generazione, la “Prysmian Monna Lisa”, ora pienamente operativa (e in grado di posare cavi sottomarini a oltre 3mila metri di profondità). Prysmian gioca questi due assi per rafforzare la propria posizione di leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, crocevia strategico nel quale si pone come punto di riferimento nella transizione energetica e la trasformazione digitale.
In tal modo – viene fatto rilevare – Prysmian punta a soddisfare la crescente domanda di cavi sottomarini, che è «trainata dal business delle interconnessioni e dell’eolico offshore». A partire dal 2018, Prysmian ha investito circa 850 milioni di euro per potenziare la propria capacità di installazione. È da aggiungere che entro il 2028 la società potrà contare su otto navi posacavi pienamente operative («più di qualsiasi altro operatore nell’industria»).
Prysmian è una “public company” quotata a Piazza Affari, 150 anni di storia alle spalle, 33mila dipendenti, 107 impianti produttivi e 27 centri ricerca e sviluppo in oltre 50 Paesi, più di 17 miliardi di euro di ricavi nel 2024. Adesso prende la parola per ricordare che ha investito oltre 200 milioni di euro per aumentare la capacità produttiva di cavi sottomarini ad alta tensione: In Finlandia – a Pikkala, come detto – ha realizzato un sistema di “vulcanizzazione continua verticale”. L’hanno installato all’interno della “Torre Prysmian”, alta oltre 185 metri: è l’edificio più alto di tutta la Finlandia e riesce a produrre un chilometro di cavo al giorno.
Al doppio evento hanno partecipato anche Anders Adlercreutz, ministro dell’istruzione in Finlandia, Matti Lassila, ambasciatore della Finlandia a Rom,a e Nicola Todaro Marescotti, ambasciatore dell’ambasciata Italiana: è stato sottolineato il ruolo fondamentale della collaborazione internazionale nel promuovere l’innovazione tecnologica e lo sviluppo dell’istruzione, elementi chiave per accelerare la crescita.
Sempre nel sito produttivo finlandese, come si diceva, è stata varata la nave posacavi Prysmian Monna Lisa, lunga 170 metri: è progettata per installare cavi sottomarini grazie alle due piattaforme rotanti da 7mila e 10mila tonnellate. In virtù del sistema di connessione a terra ad alta tensione, un sistema a batteria ibrida e generatori diesel adatti alle miscele di biodiesel, viene presentata come la nave «più sostenibile del mercato» ma anche come una unità di posa di cavi sottomarini con ambizioni da record: viene annunciata l’intenzione di battere il record mondiale di profondità di posa che era stato stabilito lo scorso anno da un’altra nave Prysmian, la Leonardo Da Vinci.

La nave Prysmian Monna Lisa
L’azienda coglie la palla al balzo per rivendicare di disporre di una «ineguagliabile flotta di navi, che comprende otto unità posacavi e una varietà di mezzi d’interro altamente tecnologici (adatti a terreni sabbiosi e rocciosi)»: quanto basta – si afferma – per poter contare su una capacità senza rivali sotto il profilo della versatilità e della flessibilità nei progetti. A tal riguardo, viene ricordata l’alleanza con N-Sea che aggiunge alla flotta una nave dedicata a operazioni di ispezione, manutenzione e riparazione: per questo motivo Prysmian può vantarsi di essere «l’unico operatore sul mercato in grado di garantire una risposta in tempi record, riducendo a zero i tempi di mobilitazione, migliorando la sicurezza e l’affidabilità dei cavi sottomarini».
L’azienda sottolinea di avere una quota di mercato pari a circa il 40% in fatto di interconnessioni energetiche e cavi sottomarini. È un segmento – viene messo in evidenza – che «avrà un valore annuale di 15-20 miliardi di euro fino al 2030, principalmente trainato dall’Europa, seguita dall’ Asia e dalle Americhe». Nel primo trimestre di quest’anno il settore trasmissioni ha registrato «una crescita organica delle vendite del 57,2%». Attualmente il portafoglio ordini ammonta a 17 miliardi di euro. Prysmian punta a fare il salto di qualità: passare cioè «da produttore di cavi a fornitore di soluzioni, con l’obiettivo di ottenere oltre il 55% dei ricavi da soluzioni entro il 2028».
Massimo Battaini, amministratore delegato di Prysmian, commenta: «Il nostro è un investimento non solo per l’Europa, ma anche per la nostra sicurezza e l’indipendenza energetica globale. Le interconnessioni in cavo sono il cuore del sistema energetico europeo, e sono realizzate da noi, non solo qui in Finlandia, ma anche in Italia, Germania e Francia, dove stiamo investendo in capacità produttiva». Aggiungendo: «Grazie alle nostre navi posacavi in grado di installare in acque molto profonde, possiamo connettere territori prima irraggiungibili». Battaini segnala che «in quanto leader globale, sentiamo una profonda responsabilità nel favorire questo cambiamento, rispondendo alle esigenze dei nostri clienti e della società, lasciando al contempo un’impronta positiva e duratura per il pianeta».