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Progetto “Cambusa” di Cilp

L’Alto Fondale diventa il perno di una nuova iniziativa malgrado la Porto 2000

Enzo Raugei

LIVORNO – Promuovere il porto di Livorno come scalo hub per l’imbarco di viveri sulle navi da crociera è l’obiettivo di un nuovo ed ambizioso progetto su cui il Gruppo CPL sta lavorando da circa un anno. Si tratta del “Progetto Cambusa” – dice una nota della Cilp – un nuovo volano di sviluppo per il porto ed il territorio che punta a creare integrazione e convivenza tra due traffici fondamentali per il nostro scalo: quello delle crociere e quello dei traffici commerciali.

Sempre secondo la nota , CILP attraverso il Terminal Alto Fondale vuole investire nel settore delle crociere dal punto di vista di gestione commerciale dei viveri, con l’obiettivo di sfruttare ancora di più le potenzialità di questo traffico in modo da lasciare maggiore valore aggiunto sul nostro territorio.

“In questa delicata fase di crisi economica – dice la Cilp – ogni occasione di rilancio del porto è preziosa non solo per il Gruppo, ma per l’intero scalo e per l’indotto che può creare nel territorio. Dato che il traffico delle crociere ha avuto in questi ultimi anni un grande sviluppo, si ritiene di poter creare a Livorno un polo di attrazione per tutte le grandi Compagnie di navigazione che sempre più scelgono il nostro porto anche per le crociere di testa, sfruttando le strutture a disposizione per organizzare l’imbarco dei viveri.

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E’ di tutta evidenza che il traffico crocieristico rappresenta essenzialmente un traffico stagionale che pertanto può ben conciliarsi e convivere con gli altri traffici presenti sull’Alto Fondale, primo fra tutti quello dei prodotti forestali”.

“Ma le prospettive di sviluppo non si fermano qui – continua la Cilp – perché il progetto potrebbe anche estendersi al resto della flotta commerciale che fa rifornimento nel nostro scalo e perfino alla nautica da diporto. Per queste caratteristiche il progetto ha suscitato interesse anche in ambito regionale e al momento si stanno valutando le sinergie necessarie. A breve seguirà inoltre una presentazione più dettagliata prima di dare il via effettivo al progetto”.

Fin qui il documento. Ma la polemica è già scoppiata sul quotidiano locale, che ha riferito della protesta in banchina di parte delle maestranze della Porto 2000, che si sono sentite tagliate fuori dall’iniziativa della Cilp di sottrarre loro il lavoro relativo al catering delle crociere. Nello scontro l’Autorità portuale ha sostenuto – si veda la nota sul piano regolatore, in questo stesso giornale – la tesi della Porto 2000. Ma la vicenda sembra ben lungi dall’essersi conclusa.

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Pubblicato il
26 Maggio 2012

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