Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Capitanerie certificate ISO 9001/8

ROMA – Si è conclusa nel mese di giugno, con l’emissione del certificato ISO 9001:2008, da parte della società “TUV-SUD Italia”, la fase di certificazione del sistema di qualità del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

[hidepost]Si tratta dell’adeguamento ad un preciso requisito stabilito dalla Direttiva 2009/21/CE in tema di “rispetto degli obblighi dello Stato di bandiera”, laddove, all’articolo 8, si legge: “entro il 17 giugno 2012 ciascuno Stato membro sviluppa, attua e mantiene un sistema di gestione della qualità per le parti operative delle attività dell’amministrazione in quanto Stato di bandiera. Tale sistema è certificato conformemente alle norme di qualità internazionali applicabili”.

Questa complessa attività di certificazione assume i connotati di un’attività di portata storica. Infatti, oltre a costituire una novità assoluta in termini di implementazione di norme sulla qualità per l’amministrazione interessata, preme evidenziare come si tratti di un’occasione unica per formalizzare e rafforzare, se possibile, l’intero sistema su cui si fonda, oggi, l’attività del Corpo delle Capitanerie di Porto in quanto amministrazione di bandiera per le navi ed i relativi equipaggi.

Ed è proprio all’interno di quel sistema già consolidato ed ampiamente collaudato che si incentra l’attività appena certificata, nella quale è stata individuata la mission stessa del Corpo: promuovere costantemente la salvaguardia della vita umana in mare e la prevenzione dall’inquinamento marino provocato dalle navi, attraverso le attività di visite, ispezioni e certificazioni delle navi di bandiera nazionale e dei membri di equipaggio, nell’ambito di un quadro di governance comunitaria ed internazionale che porterà il Corpo delle Capitanerie di Porto a dialogare e cooperare con le altre amministrazione marittime comunitarie attraverso uno strumento connotato dalla snellezza e dalla chiarezza dei processi, ma soprattutto dalla comunione di intenti, dimostrando, ancora una volta, quella tipica capacità organizzativa e gestionale che da sempre la connota e la contraddistingue.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Luglio 2012

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora