Visita il sito web
Tempo per la lettura: 4 minuti

Traffici a Ravenna: più Cina e Medio Oriente

Buon incremento dei contenitori ma cala il totale delle merci – Crescono le Autostrade del Mare

Il personale dell’Authority con la mappa del porto allo stand di RemTech.

RAVENNA – Il traffico merci nel porto nei primi otto mesi del 2015 è risultato pari a 16.086.238 tonnellate di merce, l’1,2% in meno rispetto alle 16.284.242 tonnellate registrate nel periodo gennaio-agosto 2014.
In particolare gli sbarchi sono stati pari a 13.675.632 tonnellate (4.092 tonnellate in più rispetto allo scorso anno), mentre gli imbarchi ammontano a 2.410.606 tonnellate (-7,7%).
Il mese ha registrato una movimentazione di 1.702.240 tonnellate (-5,1% rispetto ad agosto 2014).
In calo il numero delle navi, 1.851 attracchi contro i 2.099 dello scorso anno (-11,8%).
[hidepost]Le merci secche, hanno segnato un aumento del 2,4% (250 mila tonnellate in più), le rinfuse liquide hanno fatto registrare una flessione pari al 7,8%, mentre per le merci unitizzate, quelle su rotabili sono in calo del 21,2%, e, invece, quelle in container risultano in aumento del 3,0%.
L’incremento in valore assoluto più evidente è per i prodotti metallurgici, con 396.214 tonnellate e un incremento pari a +10,6%, passati da 3.726.678 a 4.122.892 tonnellate, quasi tutti coils e provenienti per quasi la metà da Cina, Russia e Italia (Taranto), mentre gli incrementi più significativi si sono registrati per Cina, Iran e Corea del Sud.
Piuttosto positivo anche il dato dei materiali da costruzione (+7,8%, pari a 216.618 tonnellate) ed in particolare delle materie prime per le ceramiche, passate da 2,312 a 2,542 milioni di tonnellate (+9,9%).
Per il comparto agroalimentare (derrate alimentari solide e prodotti agricoli) si è registrata una flessione pari all’11,9%. Tra queste ultime il calo più rilevante è sia per le farine di soia e girasole provenienti soprattutto da Argentina, Brasile e Russia, che per il granoturco in particolare per quello importato dall’Ucraina. In aumento invece il frumento proveniente in buona parte da Canada, Ucraina e USA.
In aumento anche i combustibili minerali solidi, in particolare coke (+7,3%).
Tra le rinfuse liquide risultano in calo i prodotti chimici (-10,3%), i prodotti petroliferi (-7,1%) e i prodotti alimentari liquide (-7,4%), soprattutto oli.
Molto buono il risultato del traffico container che con 163.470 TEUs, ha registrato 18.093 TEUs in più (+12,5%) rispetto allo scorso anno. In particolare però l’aumento è stato pari a 6.066 TEUs per i pieni (+5,5%) e 12.027 per i vuoti (+34,1%). Buono il mese che con 21.287 TEUs movimentati ha superato il traffico di agosto 2014 (20.621 TEUs).
Il traffico di nuove autovetture è stato pari a 15.479 pezzi, in calo del 13,5% rispetto allo scorso anno.
Il numero dei trailer di gennaio-agosto è stato pari a 43.565 contro i 52.316 del 2014 (-16,7%).
In crescita la linea Ravenna-Catania, dove sono stati movimentati 30.917 trailer, 54 in più rispetto allo scorso anno, e la linea Ravenna-Brindisi con 8.783 pezzi contro i 7.880 del 2014. Sulla linea della Grimaldi con la Grecia, ripresa a luglio si sono contati 291 pezzi da/per Igoumenitsa e 2.309 da/per Patrasso, anche se tale linea fatica ancora a decollare. Da un’analisi del foreland marittimo del porto emerge che, i Paesi che hanno fatto registrare le principali variazioni positive in termini assoluti sono Cina, Iran, Turchia e Ucraina (1.337.061 mila tonnellate in più), mentre i Paesi con cui gli scambi sono calati in maniera più significativa sono stati Grecia, USA, Italia e Germania (complessivamente 1.100.213 mila tonnellate in meno).
“Nonostante i tanti problemi gestionali (dosso in avamporto, casse di colmata, impossibilità di dragare), il traffico dei primi 8 mesi è andato meglio del previsto – ha commentato il presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco – anche se agosto, soprattutto in alcuni settori, è stato un po’ deludente. Il numero di navi è calato ma ne è aumentata la dimensione media e questo è un dato molto positivo.

* * *

Nel settore dell’agroalimentare (cereali, derrate alimentari, mangimi, oleaginosi) c’è un recupero della forte perdita dei primi 6 mesi (a fine giugno perdevamo il 20%, a fine agosto “solo” il 10%) e, secondo le previsioni degli operatori, ci sarà un netto recupero da qui a fine anno. Continuano a deludere i prodotti petroliferi ed i rotabili, anche se in questo secondo caso, è previsto un buon recupero entro la fine dell’anno.
La decisione di installare l’impianto di trattamento provvisorio dei sedimenti presso il Terminal T&C complicherà la vita al Terminal Traghetti, ma si ritiene il dragaggio più strategico. In ogni caso, è stata fissata l’asticella a circa 65.000 pezzi (TIR tolti dalla strada) nel 2015.
Relativamente al petrolio la situazione desta qualche preoccupazione ed è sotto osservazione.
“Siamo felici ed orgogliosi che una multinazionale come Bunge abbia deciso di investire su Ravenna – ha detto Di Marco – ma abbiamo il dovere di dare risposte sul dragaggio concrete, non politiche, come quelle che si leggono sui giornali locali. Il 21 ottobre presenteremo in Comitato Portuale il Progetto di Rimodulazione del Progetto Hub e vedremo già quel giorno chi sta con il porto di Ravenna non solo a parole ma nei fatti. Noi non ci siamo mai fermati e non ci fermeremo un attimo neanche davanti ai tanti conflitti di interesse che proprio il Progettone ha portato allo scoperto. Quanto alle casse a mare da fare dentro le dighe, voglio rimarcare l’estrema imprecisione delle notizie che ho letto domenica scorsa e anche su questo faremo presto chiarezza. Dal punto di vista geografico – conclude Di Marco – i primi 8 mesi mostrano un chiaro riposizionamento del porto a vantaggio di Cina e Medio-Oriente rispetto ad USA e Nord Europa”.

* * *

L’Autorità Portuale è stata presente, per il secondo anno consecutivo, a RemTech – Remediation Technologies, l’evento più specializzato in Italia su bonifiche di siti contaminati e riqualificazione del territorio, tenutosi dal 23 al 25 Settembre 2015 al quartiere fieristico di Ferrara e giunto alla sua nona edizione.
A RemTech – che quest’anno si è concluso registrando oltre 4000 presenze e 235 espositori da tutta Italia, ma anche da Spagna, Irlanda, Inghilterra, Cina e Corea del Sud, delegazioni straniere in rappresentanza di Romania, Turchia, Russia e Cina, quattrocento tra i massimi esperti mondiali di tutela del territorio, bonifiche sostenibili e gestione dei sedimenti, compresi i maggiori general contractor e stazioni appaltanti nazionali – si danno ogni anno appuntamento aziende, amministrazioni, associazioni, Istituzioni, professionisti, università, industria, rappresentanti del comparto petrolifero e del settore immobiliare, sia in veste di espositori che di attento pubblico, per seguire la qualificata sessione congressuale tecnico-scientifica che si snoda lungo i tre giorni di durata della manifestazione.
Interesse ha suscitato la grande immagine satellitare del Porto di Ravenna che risaltava all’interno dello stand dell’Autorità Portuale, sulla quale erano poste in evidenzia le aree interessate dal nuovo Piano Straordinario di approfondimento dei fondali, nonchè dall’intervento di rimozione del dosso dell’avamporto che a giorni prenderà avvio.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Ottobre 2015

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora