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Trasportounito sulla pesa container è un onere in più per l’export

Secondo il presidente Maurizio Longo l’inadeguatezza strutturale dei porti italiani creerà ritardi e costi aggiuntivi

Maurizio Longo

ROMA – “Un nuovo colpo alla competitività delle imprese italiane che vendono su mercati esteri”. A denunciarlo è Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, l’associazione dell’autotrasporto che già nei giorni scorsi aveva denunciato il rischio di fortissime penalizzazioni e disservizi per le imprese del trasporto su gomma, derivanti dall’applicazione delle nuove norme internazionali sulla pesa dei container a partire dal prossimo primo luglio.
Ora – secondo una analisi svolta da Trasportounito – la totale inadeguatezza infrastrutturale dei porti italiani che non hanno affrontato per tempo le problematiche che sarebbero (come puntualmente sta accadendo) emerse, si tradurrà in congestionamento dei varchi, blocchi, code, costi e confusione.
[hidepost]“E in ballo – afferma Longo – non c’è solo un autotrasporto ormai considerato anello passivo della catena logistica, ma anche la competitività del sistema produttivo nazionale. Sulle merci in export ricadranno inevitabilmente oneri ed extra costi a conferma di un collasso strutturale del sistema trasportistico e logistico italiano”.

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Pubblicato il
15 Giugno 2016

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