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La fontana nel porto di Ancona

Enzo Cucchi (al centro) con i rappresentanti degli amministratori locali alla presentazione della Fontana che sarà collocata nel Porto antico di Ancona.

Enzo Cucchi (al centro) con i rappresentanti degli amministratori locali alla presentazione della Fontana che sarà collocata nel Porto antico di Ancona.

ANCONA – C’è una piccola notizia, in questo piccolo inizio del 2017, che ha come protagonista un porto. Mi direte: ovvio, su questo giornale, se non il protagonista non è un porto non c’è spazio.
Ma devo subito correggermi e correggervi: il protagonista è il porto di Ancona, ma con un co-protagonista che in questo caso “è” la vera notizia, ovvero una fontana. Davvero, una fontana che sta per nascere per iniziativa dell’artista della trans-avanguardia Enzo Cucchi, con il supporto e la collaborazione dell’Authority del presidente Rodolfo Giampieri.
[hidepost]Ora, devo confessarvi che delle trans-avanguardie artistiche so poco o niente, non fanno parte della mia cultura. Però Cucchi è un artista che merita comunque il rispetto di chi nella vita non si vergogna di essere arrivato attraverso dure esperienze partite dal basso, compreso l’aver fatto il contrabbandiere quando – nel dopoguerra – sul porto di Ancona era difficile sopravvivere in altri modi. I suoi giudizi – ricordo un’intervista urticante, mi sembra su Il Sole 24 Ore – in cui diceva papale papale che Umberto Eco non capisce niente d’arte e i suoi libri (salvo “Il nome della rosa”) sono degli infami mattoni. Fa il pari con l’immortale battuta di Fantozzi sul celebratissimo film “La corazzata Potemky”? Fantozzi recitava che il film è “un’immane cagata”. Idem o quasi da Cucchi sull’Eco scrittore.
Torno alla fontana del porto, tema a me più congeniale. Mi piace molto l’idea che in un porto così pieno di stimoli artistici e culturali – l’arco Clementino, le 13 cannelle, la Lanterna Rossa – nasca una fontana di 15 metri, con panche orientate per sedersi a vedere sia sorgere che il tramontare del sole, e uno scorrere dell’acqua a portata dei piedi dei visitatori, come un ideale bagno d’umiltà di chi li accoglie in questa bella e dolce città adriatica.
Mi fermo, non vorrei cadere nel lirico (o peggio, nel patetico). Sarà forse il risultato delle feste in famiglia, che ci rende tutti (o quasi) più raddolciti. Un applauso dunque ad Ancona, alla sua prossima mega-fontana, a Giampieri che la ospiterà.
Antonio Fulvi

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Pubblicato il
11 Gennaio 2017

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