Agenti marittimi liberi di operare in tutti i porti della stessa direzione
Anche il ministero competente ha respinto dubbi ed obiezioni alla norma – Un principio che ha creato una nuova realtà sulle banchine italiane
ROMA – Era scontato, ma non per questo non c’è stato bisogno di un intervento ufficiale della direzione generale del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Che con una nota firmata da Cosimo Caliendo, ha ribadito all’Asamar – la quale associazione degli agenti marittimi livornesi aveva fatto a quanto si dice apposita richiesta di chiarimento – il diritto di un’agenzia marittima ad operare su tutti i porti della stessa direzione marittima senza bisogno di sub-agenti o uffici locali.
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Il problema, che a questo punto problema non è, è stato affrontato anche dall’apposita commissione della Camera di Commercio di Livorno, chiamata ad esprimersi sulla richiesta dell’agente marittimo Giuseppe Parziale di poter agenziare anche il traghetto di Blu Navy sulla tratta Piombino-Elba dai propri uffici di Livorno. Confortata dal parere del ministero, la commissione della Camera di Commercio ha dato il suo ok. Da parte di agenti elbani si era invece chiesto di approfondire il tema rinviando di qualche settimana le decisioni.
Un piccolo passo, si dice adesso anche al ministero parafrasando una celebre frase della conquista della Luna, per un principio che avrà quasi certamente conseguenze su tutti i porti italiani. E peraltro, un principio che sembra codificato da una normativa voluta dall’Unione Europea che l’Italia ha recepito ormai da oltre un anno, senza che però si fosse saputo – almeno ad oggi – di applicazioni pratiche. Per le agenzie marittime da una parte si apre un terreno di caccia molto più allargato, perché la norma stabilisce che in ognuna delle direzioni marittime italiane una qualsiasi agenzia può operare in tutti i porti anche dove non ha corrispondenti o uffici propri. Dall’altra ovviamente l’aumento (almeno teorico) della concorrenza tra agenzie sarà più a vantaggio degli armatori che non della categoria. Ma è legge, fino a prova in contrario.
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