Si draga ancora la bocca Scolmatore
LIVORNO – Un modesto contributo all’ultima vasca di colmata del porto, ma un importante “messaggio” per la bocca a mare dello Scolmatore dell’Arno e del canale dei Navicelli. È il dragaggio, cominciato in questi giorni, della bocca a mare a monte del ponte stradale verso Tirrenia: saranno tolti circa 60 mila metri cubi di fanghi e sabbie da versare in vasca di colmata. Il dragaggio, sottolineano a palazzo Rosciano, si integra con quello già fatto a valle del ponte, alla profondità di 3,5 metri, per dare maggior afflusso al mare dei fanghi dello Scolmatore, e allo stesso tempo per limitare il loro sversamento in darsena Toscana. I lavori dovrebbero essere completati in un paio di mesi, comprese anche le soste.
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L’intervento, concordato tra l’Autorità portuale e gli uffici competenti della Regione Toscana, conforta perché dimostra la chiara volontà di favorire l’accesso al mare e dal mare delle vie delle acque interne: ma rimane ad oggi il pesante condizionamento del ponte stradale verso Tirrenia, che per la ridotta altezza delle sue volte non consente il passaggio nemmeno di imbarcazioni di modesta altezza. E finché il ponte non sarà sostituito, l’”imbuto” in Darsena Toscana rimarrà un impedimento sostanziale anche per i piani della Darsena Europa.
Poi, in attesa dei fatti, ci sono i pissi-pissi-bao-bao. Che a questo punto contano non solo per la curiosità. Il neo-ministro, che notoriamente sa poco di porti e shipping, dovrà nominare (nella prassi) due vice, che siano sottosegretari o comunque supporti ravvicinati. E Vox Populi sussurra che uno dei candidati potrebbe essere l’ex sindaco livornese dei 5 Stelle Filippo Nogarin. A suo supporto, il fatto che è stato anche presidente dell’associazione nazionale delle città portuali e di portualità si è occupato a lungo proprio tra Livorno, Roma e Bruxelles. Altre voci sostengono anche un probabile “imbarco” nel governo (viceministro, sottosegretario?) dell’attuale governatore della Toscana Enrico Rossi nell’ambito del ministero della Sanità. Rossi è a fine mandato a Firenze, ma è considerato una risorsa importante PD. La sua nomina al governo aprirebbe però a elezioni regionali anticipate. Sicuri che il PD le voglia anticipare rispetto alla naturale scadenza di metà 2020?
A.F.
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