Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Yilport Holding conferma l’impegno al San Cataldo

TARANTO – La Yilport Holding conferma i suoi progetti per il terminal contenitori del porto di Taranto. L’Azienda sottolinea che, diversamente da quanto riportato da voci infondate, le attività per il rilancio del San Cataldo Container Terminal procedono alacremente e negli anni a venire il Terminal sarà noto come uno dei maggiori porti del portfolio della Yilport Holding.

Raffaella Del Prete, general manager del San Cataldo Container Terminal ha dichiarato: “Yilport Holding è entusiasta dell’investimento fatto nel San Cataldo Container Terminal e le voci infondate che dicono il contrario non hanno alcun impatto su questo progetto che ha una durata di almeno 49 anni. Siamo felici di investire a Taranto e Yilport è impegnata nello sviluppo del traffico commerciale e logistico del nostro Terminal. Pensiamo e lavoriamo per un futuro a lungo termine. I piani di Yilport nel rinnovare il San Cataldo Container Terminal sono di raggiungere la capacità annuale di 2,5 milioni di TEUs e poi, grazie ad ulteriori investimenti, portarla fino a 4 milioni di TEUs. Siamo qui in questo periodo difficile e non abbiamo intenzione di lasciare Taranto, stiamo continuando a lavorare con determinazione per raggiungere i nostri obiettivi”.

[hidepost]

Robert Yuksel Yildirim, presidente del CDA e ceo della Yilport Holding ha aggiunto: “la Yilport Holding è determinata a sviluppare le relazioni commerciali a Taranto ed in Italia. Abbiamo firmato una concessione della durata di 49 anni e crediamo fermamente nel potenziale del San Cataldo Container Terminal. Dunque siamo felici di restare per almeno 49 anni, non andiamo via. L’attuale pandemia dovuta al Covid-19 ed il suo impatto sul commercio mondiale non cambia i nostri piani. Stiamo ristrutturando il terminal e vogliamo che diventi uno dei principali hub in Italia. Il nostro piano di investimenti prevede oltre 20 milioni di euro per le gru di banchina ed i mezzi di piazzale e fino ad un ulteriore 50 milioni di euro per rilanciare le attività ed assumere personale locale. Il terminal sarà pronto ad operare il più velocemente possibile rispettando gli impegni presi con la firma della Concessione. Siamo stati accolti in Italia per lavorare nei momenti prosperi come in quelli difficili. E dunque investiremo anche in tempi difficili come quelli attuali. Lavoriamo per rendere Taranto il grande terminal che può e deve essere”.

La concessione, che ha una durata di 49 anni, è stata firmata il 30 Luglio scorso tra Yilport e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Jonio (AdSPMJ), che gestisce il porto di Taranto. San Cataldo Container Terminal è il 22mo porto marittimo nel portfolio della Yilport Holding ed il primo porto in Italia.

Recentemente Yilport ha affidato a Konecranes il rinnovamento delle gru di banchina del San Cataldo Container Terminal. I lavori interesseranno 2 gru di banchina con un’estensione di 22 file e 5 gru di banchina con un’estensione di 18 file, 16 gru di piazzale, 1 gru mobile, 2 carrelli elevatori e 2 carrelli per la movimentazione dei contenitori vuoti.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Aprile 2020

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora