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Matteoli al salone nautico tra speranze e tanti “se”

Il ministro parlerà anche dei quiz unificati per la patente – I problemi dei marinas

Altero Matteoli


Anton Francesco Albertoni

GENOVA – Sarà il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ad inaugurare, questa mattina alle 10,30, la 51ª edizione del Salone internazionale della nautica, nella consuete sede dell’Ente Fiera. Insieme ai presidenti dell’Ucina e della Fiera, Matteoli parlerà dell’attuale momento di crisi dei consumi interni, della tenuta della grande nautica all’estero e delle iniziative del governo per il comparto. Nella conferenza stampa che segue tradizionalmente la cerimonia di apertura, il ministro risponderà anche alle domande sulla nuova patente nautica a quiz, che dovrebbe uniformare gli esami oggi totalmente “personalizzati” nelle varie Capitanerie italiane. Nell’incontro dovrebbe anche essere chiarita l’iniziativa di alcuni parlamentari che spingono per adottare anche nella nautica la patente “a punti”.

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Come già anticipato su queste pagine, le imbarcazioni esposte saranno oltre 2000 di cui 450 novità e circa 400 in acqua. Molto atteso per domani, domenica, il consueto rapporto annuale di Ucina e Monte dei Paschi di Siena su “nautica in cifre”, con l’analisi del mercato del 2010, le prime indicazioni su quello appena concluso e un focus sui principali distretti nautici di settore. Sarà presentato dal presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni. Tra i segnali negativi, l’andamento non brillante dei due recenti saloni dei maxi-yacht a Cannes e a Monaco.

Lunedì 3 invece si parlerà (ore 10,30, padiglione B, sala mezzanino) di politiche fiscali, procedure doganali e leasing, in difesa dell’export italiano dei grandi e medi yachts, con una indagine dell’Ispo (Mannheimer) sull’uso della barca e sulla percezione che i diportisti hanno dell’amministrazione pubblica, e con le conclusioni affidate al sottosegretario all’economia Alberto Giorgetti.

Sempre delle problematiche fiscali della nautica – un vero e proprio “tormentone” specie da quest’anno – si parlerà anche venerdì 7 (ancora nel padiglione B dalle 15,30) in stretta relazione con il “decreto sviluppo” e con un’indagine dell’osservatorio nautico nazionale, e con la partecipazione dei magistrati tributari della Liguria, che affronterà anche il celebre “caso Briatore” sul leasing e il noleggio degli yachts.

Per sabato 8 infine sono proposti due eventi: la convention annuale dell’Assonautica delle Camere di Commercio, alle 10,30 con la partecipazione del presidente nazionale Gianfranco Pontel; e la prima Consulta dei presidenti delle sezioni nautiche di Confindustria, anch’essa alle 10,30 nel padiglione B.

Si parlerà anche di posti barca, nuovi approdi turistici, sviluppo e crescita del comparto.

Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici – secondo Assomarinas – ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’assemblea generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a Rapallo proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.

Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore -20% rispetto al 2010; un -20% che si aggiunge al -10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al -20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.

Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.

Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività dei canoni demaniali – posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.

Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo dell’utenza che mai prima ad oggi si era dimostrato così diffuso e profondo a livello europeo.

Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione – ha testualmente affermato il presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile vanto del Made in Italy nel mondo”.

L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.

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Pubblicato il
1 Ottobre 2011

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