Biancotti (Livorno): Un porto difficile

👤 Marino Biancotti
LIVORNO – Figlio d’arte (il papà è stato pure pilota), effettivo a Livorno dal ’96: piĂą di venticinquemila manovre effettuate, due mandati da sottocapo pilota. Da tempo un riferimento per i colleghi e da marzo di quest’anno al timone della corporazione subentrando a 👤 Simone Maggiani, con il quale ha fatto praticamente carriera parallela.Â
Questo il sintetico curriculum del capo dei piloti del porto di Livorno, che ci conferma, a denti stretti, l’essere sotto organico di 4 o 5 elementi. Tanto più necessari viste le estreme difficoltà che permangono nella strettoia del Marzocco per le navi sempre più grandi. Alcune considerazioni su queste difficoltà le ha espresse con chiarezza poco dopo la nomina.
🎙️ Comandante, il porto di Livorno è riconosciuto come difficile: passaggi stretti, traffico elevato, lotta continua con il gigantismo navale. Quali soluzioni a breve e medio termine?Â
🗣️ Siamo tutti in attesa dell’allargamento del canale del Marzocco. E sembra ridicolo perché 25 anni fa vennero nella nostra sede alti funzionari con progetti esecutivi che prevedevano l’allargamento del canale nel giro di pochi mesi. Per farci capire quanto fosse imminente il lavoro venne montata un’impalcatura su una sponda, dove un cartellone mostrava il rendering del canale allargato. Cinque lustri dopo siamo ancora in attesa di quei lavori ma questa pare che sia la volta buona. Nell’attesa serve riprendere immediatamente i dragaggi. Il futuro è Darsena Europa ma non solo: allargamento canale, taglio della Vegliaia, ampliamento del bacino di evoluzione con l’arretramento della Tripoli, la resecazione dell’Orlando con conseguente allargamento della bocca del Mediceo e soprattutto la tanto auspicata Torre Servizi in testata all’alto fondale.
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🎙️ Allarghiamoci un attimo sul piano Nazionale. Negli ultimi dieci anni la figura del pilota di porto si è molto modificata. Cosa fare ancora per migliorare se stessa? Quale consiglio alle nuove generazioni?Â
🗣️ La categoria ha ancora un potenziale enorme. Si parla di navi a navigazione autonoma, quelle che in un prossimo futuro navigheranno senza equipaggio. Ebbene, per decenni di sviluppo, l’unico a salire SEMPRE a bordo sarĂ proprio il pilota. Dico quindi ai giovani che iniziano adesso di credere in questo lavoro e di credere nell’unione della categoria e nell’integrazione con gli altri servizi tecnico-nautici.Â
🎙️ Tra quattro anni, a scadenza del tuo mandato, una cosa che ti piacerebbe aver conservato di questa Corporazione. Ed una che ti farebbe piacere non lasciare in consegna a chi verrĂ .Â
🗣️ Ho riflettuto molto su quale sia, per me, la parte migliore di questo incarico. La conclusione è stata che è un onore rappresentare i piloti di Livorno, è un onore rappresentare la loro professionalità , il loro attaccamento al lavoro, il loro equilibrio fra il coraggio (alle volte l’azzardo) e la sicurezza per loro, per le navi e per la portualità . La cosa che invece vorrei riuscire a correggere è la divisione fra piloti stessi, l’individualismo, il non capire che il fallimento o la problematica (professionale) di un collega non è solo sua, ma di tutto il pilotaggio. Siamo corporazione, uniti nelle difficoltà così come nelle soddisfazioni.
🎙️ Concorda con la proposta di una gara unica nazionale?
🗣️ Assolutamente d’accordo, sono tra quelli che la propongono.
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