LIVORNO – Le scelte si ponderano bene, ma una volta decise, si fanno e basta.
E’ stata questa la linea-guida del consiglio della Compagnia portuali livornese, ribadita – a chiarimento definitivo di un percorso non certo facile – nell’ultima assemblea, quella di domenica scorsa. La scelta: per far fronte alla disperata urgenza di cassa, cessione del 30% della quota paritetica del Terminal Darsena Toscana ai genovesi di Gip, in cambio di una “paccata” di 15 milioni (di cui 3 anticipati a gennaio). L’accordo praticamente è già operativo, si parla di firma dal notaio già confermata. L’accordo prevede che se la Cilp recupererà i soldi anticipati entro la fine del 2012 (ma c’è chi parla anche entro il 2013), potrà tornare a riottenere le sue quote. Un “gentleman agreement” con Gip insomma: che non è proprio consueto nel mondo degli affari dove trionfa l’hobbesiano Homo homini lupus, ma insomma, l’eccezione ci può stare. E poi, chi vuol esser lieto sia – diceva un saggio toscano – del doman non c’è certezza. Non c’è certezza specie nel mondo dei porti di oggi, aggiungeremmo facendo i debiti scongiuri.
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