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Normative il caos dell’Europa

GENOVA – Niente spunti di riflessione dall’International Boating Forum, l’appuntamento giunto alla sua seconda edizione, che UCINA ha tenuto per stimolare un confronto sui temi della nautica aperta ad una visione internazionale ampia e completa.
[hidepost]Quest’anno al centro del dibattito, moderato da Victor Mallet del Financial Times, c’è stata la differenza di normative che caratterizzano i paesi europei e, in particolar modo l’area del Mediterraneo, individuata come una tra le prime questioni da affrontare per far fronte ad un mercato in sempre maggiore contrazione.
Alla base del difficile periodo attraversato dalla nautica europea negli ultimi 3-4 anni, oltre naturalmente alla crisi economica, c’è stata anche la grande incertezza relativa alla tenuta dell’euro, che ha ritardato numerose vendite da parte di compratori stranieri, allettati dalla possibilità di acquistare a prezzi inferiori qualora la moneta unica europea fosse venuta meno.
Oggi, con un orizzonte di stabilità sempre più vicino, torna più che mai attuale la necessità di rilanciare il mercato europeo che, secondo Massimo Perotti, rappresentante del consiglio direttivo di UCINA e presidente di Sanlorenzo, non può essere sostituito dai cosiddetti mercati emergenti (Cina, Brasile e India), dove la crescita e lo sviluppo si sono dimostrati al momento inferiori alle attese.
Nel suo intervento Perotti ha inoltre sottolineato come invece un’eventuale nuovo slancio del mercato nord americano avrà luogo solo dopo le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti.
Tra i principali ostacoli alla realizzazione di questo percorso c’è la grande disparità in tema di normative che variano da paese a paese, contribuendo a mettere diportisti e armatori in grave difficoltà.
In Europa ci sono ad esempio ben 25 diversi regimi fiscali e accade, che chi salpa dalla Francia con un charter non sia soggetto al pagamento dell’IVA, a differenza di quanto accade salpando dall’Italia.
Il compito delle associazioni internazionali di categoria, rappresentate al Forum da Alan Norgan, vicepresidente di EBI – European Boating Industry, e Thierry Voisin – a capo della commissione Tax & Law del MYBA – Mediterranean Yacht Brokers Association, è appunto quello di portare avanti un continuo confronto con gli organi deputati presso la Comunità Europea, voto all’armonizzazione delle normative nautiche con particolare focus all’area del Mediterraneo, portando una visione unitaria precedentemente concordata.
Nel corso dell’incontro si è inoltre affrontato il tema dei nuovi regolamenti tecnici per il settore nautico. Paolo Moretti, general manager Marine Business Line del RINA – Registro Italiano Navale, ha anticipato le prossime novità normative per gli yacht sopra i 24 metri, riguardanti gli spazi minimi a disposizione degli equipaggi e le soluzioni per ridurre le emissioni dei motori.
Un contributo a parte si è avuto grazie all’intervento di Min Soo Choi, vicepresidente di KMIA – Korean Marine Industrian Association, che ha illustrato i progetti di sviluppo della nautica nel Sud Corea, che prevedono entro il 2015 la realizzazione di 43 nuovi marina di cui 8 già completati, a testimonianza del forte e crescente interesse del paese nei confronti del diportismo.

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Pubblicato il
17 Ottobre 2012

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