La Concordia la Toscana e la flotta Rossi
LIVORNO – Diciamocelo chiaro e tondo: è la cronaca di una beffa annunciata. La decisione di Costa Crociere di spostare a Genova il relitto del Giglio, fatta opportunamente filtrare attraverso anticipazioni di stampa due settimane prima di quello che sarà l’annuncio ufficiale, risponde a una sofisticata regia già da tempo decisa.
[hidepost]Lo scrivemmo almeno due mesi fa: assurdo pensare che Costa Crociere “traccheggiasse” fino a poco prima di rimettere in galleggiamento il relitto senza aver deciso e predisposto. Una sceneggiata all’italiana tanto per tenere a bagnomaria Piombino e tutti i creduloni che come il presidente della Toscana si sono prestati ai continui rinvii senza annusare la trappola. Solo creduloni? A pensar male – diceva un grande – si fa peccato ma quasi sempre s’azzecca: e se anche loro facessero parte del gioco, puntando magari su “compensazioni” più o meno già promesse?
Tempismo perfetto, peraltro, quello di Costa Concordia, della Regione Liguria (capeau al regista Burlando…) e di Fincantieri: in piena buriana del post-elezioni europee, con tutta la politica scatenata a leggere interpretazioni e dietrismi, ecco fatta filtrare la destinazione di Genova. Adesso non resta che aspettare: Liguria e Toscana s’azzuffino (e vale poco la comune gestione Pd) e come si dice in gergo, chi l’ha più lungo se lo tiri. Ma i giochi sembrano fatti.
A meno che… Ce lo giochiamo qualche dietrismo? Possibile che Enrico Rossi si presti a far la figura del tonto, dopo aver tanto sbandierato che la Concordia spetta alla Toscana, che la Toscana ha investito in speranze e risorse su Piombino, che a Piombino c’è una realtà di lavoro drammatica nel campo della metallurgia e il relitto sarebbe pane per gli affamati?
Delle due, l’una: o Rossi fa parte del gioco, ed ha strillato (e continua a strillare minacciando anche un “blocco navale”…) ma come i cani che abbaiano senza poi mordere: oppure l’hanno fregato bellamente, e con lui tutta la Toscana. Forse quando queste note usciranno le scelte saranno già state ufficializzate. Non ci resta che penderne atto: preparando, se vogliamo far del folclore, le barchette della flotta Rossi.
Antonio Fulvi
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