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La riforma tradirà Taranto?

Dall’ex presidente dell’Authority di Taranto Michele Conte riceviamo.

TARANTO – Il futuro del Porto di Taranto e con esso di un possibile e diverso sviluppo della città e dell’intero territorio, tecnicamente e materialmente, dipendono dai traffici che si potranno intercettare in alternativa al trasbordo dei contenitori (transhipment), che non c’è più, e alle “ridotte” attività industriali (acciaio e petrolio), attività queste ultime, che per tutti i grandi porti sono di base per il mantenimento ed il progresso delle attività portuali generali.
[hidepost]I servizi tecnico-nautici (piloti, rimorchiatori, ormeggiatori, battellieri, imprese di prevenzione e sicurezza ambientale, raccomandatari, doganalisti e operatori portuali in generale) non possono avere consistenza, qualità e livello adeguato se non hanno un volume consistente e una diversità di traffico. Gli stessi operatori portuali in una realtà depressa si dequalificano, perdono consistenza numerica e qualitativa e arretrano nella competitività nazionale ed internazionale.
Sembra che per il Piano della Logistica presentato al Consiglio dei Ministri di tutto ciò non si parli, nonostante che lo stesso sia qualificato “strategico” e tratteggi un futuro radioso per l’intera portualità e la logistica del Paese Italia in quanto trainante per l’intera economia nazionale. Come si possa parlare poi di obbiettivi di eccellenza del Piano se, a giorni alterni, saltano i numeri delle A.P. e degli accorpamenti dei Porti, non si riesce ancora a comprendere. C’erano delle indicazioni, giusto per semplificare e dare senso alla razionalizzazione, che avevano portato Assoporti a convenire che andavano mantenute le AA.PP. nei cosiddetti port-core, ossia quelli riconosciuti “come strategici” dall’Europa e dai relativi piani di finanziamento. Sulla base di queste considerazioni il presidente di Assoporti, in una recente intervista, afferma che “mai Ancona e Ravenna potranno essere insieme” affermando che sia Ravenna che Ancona sono porti-strategici diversi e non complementari.
Dopo proteste varie dei territori nel piano preparato, ma non discusso dal Governo erano anche previste le nuove “organizzazioni portuali” in numero di tredici e Taranto viene aggregato a Bari-Brindisi e Manfredonia. La Puglia è l’unica Regione che vede accorpate ben 4 porti su due mari e con specificità molto diverse e di sicuro, quelle di Taranto, non omogenee con quelle degli altri porti, tutti in filiera sull’adriatico. Taranto Porto dell’omonimo Golfo è sul mare Jonio sul quale si affacciano tre regioni Calabria-Basilicata e Puglia. Come sopra detto il presidente Monti difende Ancona, in Toscana si ribellano all’accorpamento di Carrara con La Spezia, Sicilia e Sardegna hanno visto accolte le loro richieste. La presidente Serracchiani è stata accontentata per Trieste e a Taranto chi pensa? Il presidente Mariani uscente da Bari da già per scontato l’accorpamento di Taranto a Bari. A questo punto chi deve rappresentare i sacrosanti diritti di Taranto per avere in futuro almeno un’entità portuale autonoma? Per programmare un futuro di rinascita dell’economia Tarantina che si avvia sempre di più verso il modello della Grecia di oggi, piuttosto che della sempre osannata Magna Grecia.
Ma, a sentire le reiterate assicurazioni di sindaco e presidente dell’A.P. nei loro “pellegrinaggi” a Roma, non era il nostro il Porto dell’Italia sul quale punterebbe il Governo per le sue enormi “potenzialità” e strategicità non solo per Taranto, ma per l’intero paese e per la stessa Europa? E’ talmente importante per il Governo e per Del Rio che viene posto dopo Bari, Brindisi e Manfredonia e non solo per ordine alfabetico, ma sicuramente per rappresentanza politica! Il presidente Emiliano ha adottato Taranto, dopo Vendola anche Lui! Beh allora presidente, se vuole essere credibile nelle Sue affermazioni, eviti questa ennesima spogliazione per la Sua creatura adottiva! Ai politici tarantini non riusciamo a credere più! Ci resta Lei o dovremo sperare nelle stelle?
Michele Conte

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Pubblicato il
22 Luglio 2015

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