La città ai cittadini e non alle automobili

Filippo Nogarin
LIVORNO – Non è un fine anno qualsiasi quello che il sindaco Filippo Nogarin (5stelle) ha celebrato alla vigilia di Natale con la consueta conferenza stampa. Non lo è specialmente perché secondo il sindaco sono stati raggiunti molti obiettivi per un “sistema Livorno” più a dimensione d’uomo e meno di automobili, come dice un suo slogan. E specialmente perché tra pochi mesi si torna alle elezioni amministrative, e ci sarà quindi il confronto del voto sull’operato. Un confronto che Nogarin ha detto di non temere perché la sua amministrazione, con una squadra “che ha funzionato al meglio” ha portato molti importanti miglioramenti alla città. Con un assioma: restituire la città ai cittadini e non alle loro auto. Un chiaro accenno agli “stalli blu” che tante polemiche hanno generato.
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“Abbiamo realizzato una politica in difesa dell’ambiente – ha detto – che dal prossimo anno si arricchirà ulteriormente grazie a un progetto unico in Italia che renderà Livorno un modello su scala nazionale. È il progetto smart city, che ci consentirà di sostituire tutti i punti luce del nostro Comune, collegandoli a 200 centraline intelligenti che diranno ai lampioni quando accendersi, quando spegnersi e quanta luce fare a seconda delle ore del giorno e della notte”.
Molta cultura e molto turismo, sia nelle realizzazioni che nei prossimi impegni. “E l’esigenza di riprenderci ciò che di bello Livorno ha da offrire – ha detto ancora il sindaco – è dettata prima di tutto da una prospettiva occupazionale. Ogni euro investito in cultura e turismo infatti ha un moltiplicatore che oscilla tra l’1,49 e l’1,7 per cento. Il che significa che il mezzo milione di euro versato dai turisti nel 2018 sotto forma di tassa di soggiorno è ben poca cosa rispetto alle reali ricadute occupazionali rappresentate da un settore che conta oltre 800mila sbarchi l’anno solo dalle navi da crociera”.
Una città più giusta è anche una città più sicura. “Noi pensiamo che la sicurezza sia una cosa seria. Infatti abbiamo investito poco meno di un milione per creare un impianto di videosorveglianza che verrà attivato a primavera e avrà 151 occhi puntati su molte zone della città. Non solo. Abbiamo completato la ricognizione del Palazzo del Picchetto che – lo ricordo per tutti coloro che fanno finta di non saperlo – non è di nostra proprietà, e individuato le famiglie realmente bisognose di cui siamo pronti a farci carico. Abbiamo deciso di dare una stretta contro le aperture di nuove sale slot, siglando un protocollo di intesa con la questura affinché si rispetti la norma sulle distanze voluta anche dalla Regione. Una battaglia necessaria a sconfiggere anche la piaga della ludopatia, un lavoro che si accompagna a quello di educazione e prevenzione che stiamo facendo con il progetto Gioco Scaccia Gioco che ogni anno vede la partecipazione di migliaia di giovani e giovanissimi livornesi”.
Impegni anche per la portualità. “Abbiamo raggiunto l’accordo con Paolo Vitelli della holding Benetti – ha detto – per ridisegnare il progetto del “Marina” nel porto mediceo, facendo di tutti l’impegno per Livorno ai livornesi”. Altro successo, la riapertura della gara per l’assegnazione dei bacini di carenaggio. “Giusto un anno fa avevo lanciato l’ennesimo appello all’autorità portuale – ha detto – e finalmente qualche giorno fa la buona notizia è arrivata: il bacino galleggiante è stato ripristinato, e sono pronti a partire i lavori di smantellamento delle due gru che limitano l’attività del bacino in muratura, che è il secondo più grande del Mediterraneo. E questo determinerà il riavvio del comparto delle riparazioni navali, con ricadute eccezionali sull’occupazione. Le stime, e ripeto sono stime, parlano di un delta di possibili nuovi occupati tra i 150 e i 400 in fase di picco dei lavori. E stiamo parlando di lavoro immediato, per i troppi operai rimasti orfani dopo la chiusura del Cantiere Orlando”. Per il resto, auguri. E buon 2019 a Livorno, che ne ha davvero bisogno.
A.F.
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