Relitto di Montecristo si torna al recupero

Aurelio Caligiore
ROMA – Sono riprese nelle acque antistanti l’isola di Montecristo, le operazioni di recupero del relitto del Motopesca “Bora Bora”, incagliatosi e affondato nel giugno del 2019 in quel tratto di mare.
Le operazioni erano state sospese lo scorso 5 marzo, a causa delle condizioni meteo-marine non favorevoli. Erano stati già recuperati diversi metri cubi del materiale ligneo che costituiva il fasciame del vecchio peschereccio, nonché il motore e i serbatoi del “Bora Bora”, materiale successivamente sbarcato nel porto di Piombino ed avviato allo smaltimento nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di legge.
Anche questo secondo intervento vede l’impiego del Motopontone “Filippo” della Società Sales S.p.A..
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Il recupero in parola, va ricordato, è stato possibile grazie alla sensibilità ambientale e alla generosità di un piccolo gruppo di imprenditori che meritano di essere qui menzionati: Umberto Risso “Gruppo AGN Energia-Autogas Nord SpA”; Angelo Colussi “Colussi Group”; Paolo Ghinolfi “Sifa’ noleggio a lungo termine”; Andrea Rovini “Società Eurit SpA”; Leonardo Basilichi “Società Evergreen Group”; Tiziano Nocerini “Conad-Nocentini Group”; Mario Lanera “Assoshipping Group – Ibla Ferries srl”.
Inoltre, per conseguire pienamente le finalità di tutela ambientale cui è ispirata l’intera attività, è risultato fondamentale l’impegno della già citata Società Sales S.p.A., della Società Piombino Industrie Marittime (P.I.M.) e della Società Servizi Tecnici Marittimi Portuali (S.T.M.P.) del porto di Piombino, con la piena collaborazione ed il supporto dell’Autorità di Sistema Portuale di Livorno, Ufficio territoriale portuale di Piombino.
Merita infine di essere ricordato – conclude la nota del ministero – il ruolo importante svolto dall’Ente Parco e dai Carabinieri dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Follonica.
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