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Il meteo e la sua attendibilità

Ci scrive uno studente dell’Istituto Nautico di Viareggio “Artiglio:

Forse voi giornalisti del settore navale e nautico sapete spiegarmi – meglio di quello che ho imparato a scuola – perché le previsioni meteo che decine e decine di siti web e di canali televisivi ci forniscono, sono quasi sempre sballate. Da qualche tempo abbondano i “codici” di vario colore che allarmano spesso più del necessario. Con il risultato che quando poi risultano corretti la gente non ci ha creduto.

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Caro lettore, dobbiamo partire da un dato di fatto più volte sottolineato: la geografia dell’Italia è quanto di più complicato possa esserci infatti di meteorologia. Nel senso che la penisola è ricca di promontori, golfi, rilievi montuosi a ridosso della costa, dove i venti cambiano direzione, e a volte si intensificano o si abbonaccino mentre poche miglia prima o dopo hanno tutt’altro andamento. Anche le isole, maggiori e minori, hanno la loro parte nel complicare le cose. Quando poi i servizi meteo sono in scala nazionale, derivano dalle osservazioni ufficiali dell’Aeronautica che sono, ovviamente, generali e quasi sempre partendo dai venti in quota.

In quanto agli allarmi “colorati”. Spesso sono esagerati in termini prudenziali da quando i sindaci – responsabili della Protezione Civile nelle varie città – sono finiti sotto inchiesta della magistratura per eventi meteo che hanno provocato danni o addirittura morti. Da qui l’eccesso di prudenza. Che va capito, anche se non sempre giustificato.

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Pubblicato il
17 Luglio 2021
Ultima modifica
20 Luglio 2021 - ora: 16:14

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