Nelle incertezze, il charter aumenta

Matteo Italo Ratti

ROSIGNANO – La giornata è bella, di quelle d’inverno con il cielo azzurro, il mare piatto e le isole Gorgona e Capraia stagliate sullo sfondo di Capo Corso. Da cartolina, da foto turistica.

Qui nel “marina” di Cala de’ Medici le barche sono fitte fitte, sembrano dormire. Dall’alto della direzione, il ceo Italo Ratti guarda il “suo” regno ma tiene d’occhio anche lo schermo del computer.

Ratti, parliamo di barche con lei che prima di questa avventura era un manager di terra. Però è la sua professionalità da imprenditore che ha salvato e rilanciato Cala de’ Medici: un porto turistico nato con tante buone intenzioni e tanti sogni, ma allo sbaraglio. Oggi, dopo due anni di pandemia e più di dieci di guerra, che cosa vede per i prossimi tempi?

“Vedo molta preoccupata attesa sia da parte del mercato nautico, sia da parte degli appassionati. La fine del 2021 ci era sembrata quasi un inizio di liberazione da due anni d’incubo: e posso assicurare che anche gli appassionati avevano dimostrato un senso di ritorno alla vita, al mare, alle barche. Un solo dato: il charter nautico era ripreso con tale crescita che praticamente ci ha salvato il bilancio dell’intero anno”.

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