LIVORNO – Il mondo cambia: ma come sempre, gestire il cambiamento può non essere semplice, specie se le spinte e le proposte sono tante, e qualche volta contraddittorie.
In questi giorni stiamo assistendo a un florilegio di dibattiti sul tema della decarbonizzazione: tema globale, che riguarda sia le aziende che l’intera catena della logistica e dello shipping, fino alle nostre case.
Solo per ricordare gli incontri più vicini sull’argomento, due giorni fa, giovedì 9, c’è stato un workshop organizzato da ATENA Toscana nella sede della Compagnia portuali labronica, in collaborazione con Gente di mare-formazione marittima.
La prossima settimana a Carrara nella sede dell’ente fiera, per i giorni di giovedì e venerdì avrà luogo il Seatec dedicato alla tecnologia, componentistica e design del settore nautico: e il principale workshop della due giorni sarà dedicato alla decarbonizzazione non solo della parte motoristica ma anche dei materiali nautici, della componentistica e dei sistemi costruttivi. Sul tema, infine, si muove Confindustria in tutte le sue ramificazioni e si discute sui porti senza eccezioni.
Come 👉👉 si può leggere nell’intervista in questo stesso giornale ai vertici dell’impresa logistica FERCAM, emissioni e produzione di energia non sono solo teorie ma ormai atti in atto.
E in campo navale, a parte le corse in avanti delle navi commerciali a vento (dati IWSA), dei carburanti a metano liquido a base idrogeno, le nuove costruzioni sono già in fase di sviluppo anche per i materiali di costruzione di lavoro. Si è aperto un mondo nel quale, come sempre, sarà importante saper distinguere tra progresso reale e “green washing”, tra difesa dell’ambiente e speculazione.
Il vecchio e cinico proverbio del “piatto ricco mi ci ficco” è più che mai attuale.
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