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“Storie di mare e di porto”

Una serata in Camera di Commercio per il bel volume dell’editore Belforte – L’amaro sfogo del presidente della Spedimar – La rassegna fotografica delle navi che hanno toccato lo scalo

LIVORNO – Due premesse che appaiono doverose nel riferire dell’incontro dell’altra sera in Camera di Commercio per presentare il libro del Propeller Club labronico “Storie di mare e di porto”. La prima: In copertina spicca, sullo sfondo di una foto novecentesca del porto mediceo, il fiocco giallo sullo stemma del San Marco, che ricorda i due marò ancora sequestrati in India per un processo-farsa rinviato di mese in mese. La seconda: belle le due prefazioni rispettivamente del sindaco Alessandro Cosimi e del presidente della Port Authority Giuliano Gallanti (che cita anche Proust): peccato che entrambi non ci fossero, tra i tanti del porto e della città, all’incontro. Perché Peccato? Perché avrebbero sentito, oltre alle belle parole del sempre positivo presidente del Propeller comandante Fiorenzo “Cino” Milani, anche quelle amare, in alcuni passaggi disperate ma non ancora rassegnate del presidente della Spedimar Roberto Alberti sul presente e sul futuro dello scalo labronico. Della serie: forse Marcel Proust andrebbe citato per un altro dei suoi capolavori, che è “Alla ricerca del tempo perduto”. E ci sembra superfluo, in questa sede, spiegare il perché.
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Torniamo al libro. “Storie di mare e di porto”, edito da Belforte Cultura con Luigia Scerra come editing e con la collaborazione di Letizia Ioli, è prima di tutto la raccolta delle relazioni tenute al Club dal 2010 al 2012, curate dai due presidenti che nel periodo si sono succeduti, l’avvocato comandante Francesco Ruffini e il comandante Fiorenzo “Cino” Milani, attualmente in carica. Relazioni che hanno spaziato dalle problematiche della dogana a quelle della navigazione satellitare, dai resoconti storici alle problematiche delle compagnie di navigazione, fino al palpitante resoconto dell’avventura della cisterna “Montecristo” dei D’Alesio, sequestrata dai pirati somali ma liberata quasi immediatamente grazie alla bravura dell’equipaggio, al sangue freddo dei “contractors” di bordo e anche a quel po’ di c…o che nelle venture di mare ha sempre il suo peso.

Roberto Alberi (a sinistra) e Fiorenzo Milani.

Alle relazioni, che sono raccolte nella parte prima e seconda del volume, segue una ricca rassegna – con tanto di foto-gallery – sulle navi approdate a Livorno, divisa per bandiera, per tipologia e con tanto di elenco degli agenti marittimi loro raccomandatari. Con l’immagine, a degna chiusura, degli olimpionici Aldo Montano e Andrea Baldini che tagliano con Fiorenzo Milani una grande torta dai cinque anelli alla chiusura del recente anno sociale.
In sostanza, un ottimo lavoro, sottolineato dalle parole del presidente della Camera di Commercio Roberto Nardi, il cui ente è stato anche uno degli sponsor dell’iniziativa insieme alla Port Authority, Porto 2000, Gruppo D’Alesio, terminal Lorenzini, gruppo ITM, Olt Offshore LNG Toscana, Labromare, WL Shipping ed Enrico Bonistalli. Tra le prefazioni, anche quella di Umberto Masucci, presidente nazionale dei Propeller e vicepresidente della federazione del mare: che bontà sua, del porto di Livorno dice di apprezzare in particolare la vivacità. Sperando che i fatti del prossimo futuro possano davvero dargli ragione…
A.F.

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Pubblicato il
12 Dicembre 2012

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