Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assoporti sul futuro crociere

Rodolfo Giampieri

ROMA – Le crociere sono state – e rimangono – uno dei settori più colpiti dalla pandemia Covid-19. Qualche compagnia c’ha rimesso le penne, altre con le spalle più larghe hanno continuato a costruire navi e itinerari in attesa della fine di questa specie di fine del mondo.

Così, sostiene il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri – la crocieristica deve guardare al futuro. “Così la lettura del nuovo scenario, le nuove priorità, i nuovi equilibri” è il titolo del report realizzato da Risposte Turismo per conto di Assoporti con un’articolazione in quattro sezioni: la prima propone evidenze quantitative su dieci temi centrali per cogliere la direzione che sta prendendo il settore come la domanda, la concentrazione dell’offerta e del traffico, gli ordini ai cantieri; la seconda presenta i programmi delle Autorità di Sistema Portuale, per ciascun con le fonti di investimento, le scelte adottate con riferimento alla crocieristica; la terza riporta i confronti con imprenditori e manager, italiani ed esteri, sulle traiettorie che interesseranno l’industria crocieristica, con spazio alle risposte di un panel di 100 fornitori italiani ai quali è stato chiesto di esprimere la propria percezione sulla situazione; la quarta è sulla selezione di nove punti – base di una Agenda 2025 della portualità crocieristica italiana proiettata in futuro prossimo, il 2025

“Per Assoporti – ha detto il presidente Rodolfo Giampieri – il traffico crociere riveste un ruolo cruciale anche per il suo valore strategico nei rapporti tra gli ambiti portuali e le città portuali. È con questo spirito che abbiamo avviato questo studio in una fase così delicata a livello mondiale. Vogliamo contribuire a trovare le migliori soluzioni per questo segmento nel suo rilancio post-pandemia, anche perché credo che proprio la situazione sanitaria che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo ci invita a rivedere alcuni modelli. Il turismo crocieristico è molto importante per l’economia del Paese e auspichiamo che, anche grazie al nostro contributo, lo stesso possa essere valorizzato pienamente.”

Pubblicato il
4 Agosto 2021

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora