La rivoluzione dei “nautici” passa dalle specializzazioni
Un importante meeting a metà novembre con il ministro Matteoli e i tecnici della formazione – Corsi a pagamento e rami mediati dalla crescita mondiale della logistica
ROMA – E’ passata, almeno inizialmente, quasi in sordina la riforma epocale degli istituti nautici italiani. Nel senso che se n’è parlato quasi come del sesso degli angeli.
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Adesso però per iniziativa di esperti, tecnici e anche politici, è in programma per la metà del mese prossimo un “vertice” non solo di parole per mettere a fuoco come cambierà la formazione nautica negli istituti italiani. L’iniziativa è benedetta dallo stesso ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli che giovedì 25 novembre riunirà i migliori specialisti del settore a Livorno. Organizzatore infaticabile – anche grazie alla sua “rete” di relazioni ormai storica – l’ex preside del Cappellini Mumolo, che si farà aiutare da un gruppo di esperti nella formazione della logistica marittima. Sede dell’incontro il LEM livornese: e basta dare un’occhiata alle date per capire che l’incontro potrà avere anche qualche significativo risvolto politico-istituzionale anche per la riconferma o meno di Roberto Piccini alla presidenza della Port Authority. E’ noto che la “terna” completa dovrà essere presentata al ministro Matteoli entro la prossima settimana.
Più dei temi politici, sono i temi didattici, culturali e formativi a tener banco per l’assise del 25 novembre. Tanto che sono previsti interventi anche di esperti dei ministeri dei Trasporti, dell’Istruzione e della Formazione professionale. C’è un dettaglio che sembra significativo: il Nautico come esisteva, e in parte esiste anche oggi, è destinato a sparire. La formazione professionale per chi va per mare oggi è generica e generalizzata, mentre dovranno essere importati percorsi specifici, molto selezionali, e – perché no – anche a pagamento. L’istruzione professionale – dicono al ministero – non può assolutamente continuare a gravare “in toto” sul pubblico”. Ma sarà l’ennesima grida manzoniana o si riuscirà davvero a fare un passo avanti?
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