Dal Marocco moderazione e merci via mare

Hassan Abouyoub
LIVORNO – Campeggiava dietro il tavolo dei relatori una gigantografia in proiezione da computer della famosa mappa del mondo conosciuto, opera del primo cartografo arabo (e uno dei primi in assoluto nella storia) Al Idrisi. Una mappa per noi europei “capovolta”, dove il nord Africa e il Maghreb apparivano già correttamente rappresentati dalla foce del Nilo alle Colonne d’Ercole mentre Spagna, Italia, Adriatico e Grecia a testa in giù erano poco più di abbozzi. Eppure su questa mappa e sul lavoro dei cartografi arabi è nata la consapevolezza del mondo mediterraneo come unità storica e culturale insieme.
Tutte considerazioni, queste, emerse magari tra le righe l’altra sera a villa Letizia, alla firma dell’accordo di cooperazione tra Polo dei sistemi logistici dell’Università di Pisa e due Università del Marocco.
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I temi: didattica, formazione e ricerca nell’ambito dei trasporti, della logistica e dei porti. E con interventi di raro spessore culturale, tra cui quello – davvero apprezzato – dell’ambasciatore marocchino in Italia, dottor Hassan Abouyoub, che ha letteralmente incantato il numeroso pubblico per lucidità di analisi, ricostruzione storica ed anche passione non simulata per l’Italia e per le sue eccellenze. E non era un pubblico qualsiasi perché ne hanno fatto parte docenti universitari, studenti dei corsi di laurea e amministratori: l’assessore Giovanna Colombini per il Comune, l’assessore Piero Nocchi per la Provincia, anche l’ammiraglio Pierluigi Rosati comandante dell’Accademia Navale, il contrammiraglio Ilarione Dell’Anna direttore marittimo della Toscana, l’onorevole Annamaria Biricotti, i vertici delle università di Casablanca e di Tetouan professori Komat ed Ameziane. L’ambasciatore del Marocco ha tenuto anche a ricordare che non tutto l’Islam è integralista e che esistono paesi islamici – come il Marocco – dove vige la democrazia e dove la libertà di culto e la moderazione è assoluta.
Molto sul concreto, il presidente della Port Authority Giuliano Gallanti ha parlato di possibili, anzi quasi certe aperture per collegamenti ro/ro di linea tra Tangeri e Livorno, nel quadro di una liberalizzazione dei traffici da tempo attesa nel Mediterraneo occidentale. Per Gallanti, la cui preparazione internazionale è emersa con chiarezza, vanno recuperati rapporti storici con il Nord Africa occidentale, nell’ottica di far crescere le specializzazioni multipurpose (cioè allargate a varie tipologie) del nostro scalo. Un obiettivo che l’Authority persegue a stretto contatto con Regione, Provincia e Comune anche per accelerare il piano regolatore del porto, secondo i nuovi indirizzi preannunciati anche dal sindaco Cosimi nell’incontro (vedi in questo stesso giornale) con il presidente dell Regione Enrico Rossi.
Alla tavola rotonda conclusa dal brillante intervento dell’ambasciatore Abouyoub – ha citato tra l’altro anche la nostra Costituzione come riferimento alla revisione di quella marocchina promessa dal re Mohammed VI entro luglio – hanno partecipato come già detto la professoressa Colombini, il consulente per la sicurezza del presidente della Repubblica dottor Gianluca Ansalone, il presidente dell’Authority Gallanti, Margherita Paolini della rivista Limes, Stefano Polli dell’Ansa e l’onorevole Teresio Delfino del comitato di amicizia italo-marocchino. Un pregevole intervento anche dell’ammiraglio Rosati sul rapporto tra popoli in Accademia Navale, sul valore della collaborazione interculturale, e sul contributo del mare e delle marine all’integrazione non solo economica.
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