Papa Benedetto XVI ad Ancona benedice porto e lavoratori
Il pontefice ha voluto fermarsi per celebrare la Messa – L’incontro con il presidente dell’Authority Luciano Canepa e l’impegno per i lavoratori

Nella foto (cortesia Osservatore Romano): Benedetto XVI con Luciano Canepa durante la visita.
ANCONA – Centomila persone sul piazzale del porto in concessione a Fincantieri, per ascoltare la Messa celebrata dal papa Benedetto XVI: è questo l’evento sotto molti aspetti straordinario che la portualità anconetana ha vissuto a chiusura del Congresso Eucaristico, tenutosi nella città con l’intervento delle più alte autorità della Chiesa.
Benedetto XVI ha voluto infatti visitare il porto, dove è stato ricevuto, insieme alle massime autorità locali, dal presidente della Port Authority avvocato Luciano Canepa; che ha consegnato al sommo pontefice una artistica immagine in legno della cattedrale di Ancona con sullo sfondo l’ingresso di una nave a banchina.
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Giunto in elicottero sul piazzale portuale appositamente allestito, il papa si è rivolto a tutti i lavoratori dello scalo ricordandone brevemente i valori cristiani; perché Ancona ha una lunga storia come avamposto della cristianità contro la grande espansione dell’Islam (fermata dalla battaglia navale di Lepanto) che continua con l’attuale impegno civile da importante centro di lavoro e di crescita sociale.
Nel salutare il pontefice, che dopo la Messa e la benedizione al porto è ripartito in elicottero, il presidente Canepa ha voluto ringraziarlo per l’alta considerazione data allo scalo e alla gente che vi lavora e vi transita, nella speranza che il difficile momento in cui si dibatte l’economia italiana possa presto essere superato anche con l’aiuto in Colui in cui confidano tutti i credenti. Il papa a sua volta ha raccomandato al presidente Canepa la difesa del posto di lavoro e della dignità umana per tutti coloro che operano nello scalo.
La visita del papa al porto di Ancona ha avuto una vasta eco in tutti i media ed è stata ampiamente riferita anche dall’Osservatore Romano, con lusinghiere parole per lo scalo.
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