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Milano chiama Genova ma non tutto è semplice

Le conclusioni di Luigi Merlo: il porto della Lanterna si candida anche per l’Expo 2015

MILANO – In tempi di crisi, ogni strada esplorabile diventa una possibilità: così dal convegno tenutosi a Milano per iniziativa del Propeller Port locale sul possibile “connubio” con Genova, sono uscite tantissime parole ma anche alcune indicazioni concrete.


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Riccardo Fuochi, presidente del Club, ha rilevato come un’alleanza tra le imprese milanesi – che esportano in tutto il mondo – e il porto di Genova “sia da sempre nelle speranze”. Da qui l’OK al progetto Minova presentato nel dicembre scorso dal presidente della Port Authority genovese Luigi Merlo.

Milano ha presentato le sue credenziali: 48 milioni di tonnellate di export, di cui 38 via mare: e di queste almeno 30 si servono di Genova. Ma per incrementare questi valori – ha ricordato Fuochi – occorre un collegamento ad alta velocità che consenta di far concorrenza ai porti del Nord Europa atlantico.

Nutritissimo il panel degli interventi. Val la pena di riportarli, in sintesi.

Alessandro Zanetta (AD di CMA-CGM Italia): “Il connubio Milano/Genova potremmo dire che è un matrimonio quasi obbligato, le alternative francamente ci sono ma sono certamente limitate a pochi porti. Il punto è capire se da questo matrimonio può nascere un prodotto valido tale da giustificare la forzatura del connubio. Su questo punto abbiamo qualche dubbio, da sempre la portualità è vista quasi sempre come un problema locale, spesso per assecondare un ulteriore controllo da parte della politica e quindi senza una visione delle opportunità che potrebbero scaturire se i porti fossero gestiti con una maggiore autonomia. Nei porti Italiani quasi tutte le operazioni sono ancora soggette a monopoli, questo non aiuta al miglioramento operativo e, mancando la concorrenza, anche di una riduzione dei costi”.

Mauro Pessano (AD Captrain Italia): “Per noi operatori momenti come questo sono molto importanti perché consentono di confrontarsi sui contenuti. Genova e Milano sono molto vicine e possono essere servite in modo efficiente a patto di lavorare sulle infrastrutture che oggi non consentono di far viaggiare treni da tonnellaggio e profilo efficiente. Altri due temi legati alla liberalizzazione del mercato ferroviario e dei servizi portuali. Se ciò verrà fatto la Macroarea Milano-Genova potrà decollare”.

Eugenio Muzio (past president UIRR): “Con l’evento di oggi dimostriamo che finalmente le coscienze politiche ed imprenditoriali si sono svegliate e sembra che il Terzo Valico possa diventare realtà. Di per se stesso non basta. Occorre rivisitare la linea e le sue prestazioni da Genova al confine con la Svizzera per offrire al mercato treni da 2.000 ton e 750 m di lunghezza. Infine occorre dotare la pianura padana di una rete di impianti intermodali che in modo funzionale facciano da retro porto a Genova”.

Luigi Merlo (presidente dell’Autorità portuale di Genova): “Ringrazio molto il Propeller di Milano perché l’incontro di oggi consente un confronto nel merito con gli operatori – attuali e potenziali – del Porto di Genova. Il nostro obiettivo e di creare un rapporto consolidato con Milano e la Lombardia anche in previsione di Expo 2015. A questo proposito mi preme sottolineare come Genova sia pilota a livello nazionale nell’innovazione tecnologica, con i progetti e-Port, l’integrazione Uirnet/autotrasporto e l’attivazione dello sportello unico doganale. Tutti questi progetti hanno l’obiettivo di ridurre i costi e rendere competitivo il sistema logistico del Nord Ovest.

Mariano Maresca (presidente Propeller Genova): “Sono stato veramente soddisfatto dei contenuti della riunione organizzata dal Propeller Club Port of Milan, sia per la parte concernente ai rapporti lavorativi tra l’area milanese e l’area genovese, sia per la parte relativa all’arte ed alla cultura. Interessantissime le presentazioni del Galata Museo del Mare di Genova e del Museo dell’Aria “Volandia” che mi auguro possano portare ad una più stretta collaborazione culturale tra le due città”.

Dopo il convegno, si è tenuta la cena con gli interventi degli ospiti dei Musei MuMa di Genova e Volandia di Malpensa. In quella sede altri significativi interventi.

Maria Paola Profumo (presidente MUMA): “Il convegno di oggi rappresenta un nuovo e importante modo di fare cultura, in particolare perché i promotori dell’incontro sono gli stessi imprenditori abituati a fare business. Business e cultura binomio insolito ma vincente che consente di rafforzare l’offerta culturale del nostro Paese agevolando nel contempo le relazioni tra possibili competitor. Gli imprenditori che sanno cogliere questo aspetto fanno rete supportando insieme i luoghi della cultura come contributo di valorizzazione del bene comune.

Maurizio Daccà (vice presidente dell’Associazione Promotori Musei del Mare): “L’Associazione nasce a Genova nel maggio 1996 e da oltre 15 anni raccoglie aziende dello shipping interessate a promuovere il patrimonio culturale marittimo genovese. La valorizzazione di questo capitale avviene attraverso quello che è diventato il più importante museo marittimo del Mediterraneo: il Galata Museo del Mare di Genova. In questo senso l’incontro di oggi, nato dalla comune volontà di coinvolgere le principali aziende del settore dell’area nord-ovest, conosciuta anche come MiNoVa, rappresenta un importante segnale in linea con la mission dell’Associazione che fa della cultura il mezzo principale di aggregazione e confronto fra i membri partner.

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Pubblicato il
24 Marzo 2012

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