Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Anche Ancona nel corridoio tra Helsinki e La Valletta

Proposto al parlamento della UE uno stanziamento complessivo generale per le reti trasportistiche di 31,7 miliardi di euro

Luciano Canepa

ANCONA – Il “corridoio” europeo tra Helsinki e la Valletta si allarga anche al porto di Ancona. Dopo l’inserimento nello stesso corridoio dei porti tirrenici di La Spezia e Livorno (via Pisa-Firenze per entrambi) anche quello speculare sull’Adriatico dell’Authority di Luciano Canepa ottiene lo stesso riconoscimento dalla commissione europea, come ha riferito una mail indirizzata allo stesso Canepa dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Il collegamento – riferisce il ministero – avverrà sul tracciato ferroviario Bologna-Ancona, che è separato dall’altro “corridoio”, quello Adriatico-Baltico nel quale Ancona non è stato invece inserito. Il risultato di poter accedere ai finanziamenti comunitari per le infrastrutture logistiche è stato comunque raggiunto; insieme al riconoscimento del ruolo strategico del porto di Ancona nell’ambito della programmazione europea delle reti trasportistiche.

[hidepost]

Nei prossimi giorni anche la Regione Marche, che ha partecipato al “pressing” sul governo centrale e su quello europeo per il risultato, illustrerà il lavoro compiuto e il significato dell’inserimento del porto nel “corridoio”.

Soddisfatto del risultato anche il presidente Luciano Canepa: “Il porto di Ancona vede riconosciuti sia i suoi sforzi di modernizzazione e di razionalizzazione di servizi e banchine – ci ha dichiarato – sia il lavoro di squadra collegialmente svolto con le altre istituzioni, sia sul piano tecnico che politico”.

Nella stessa seduta del consiglio europeo dei trasporti e telecomunicazioni che si è tenuto in Lussemburgo sono stati accolti anche altri punti importanti per l’Italia proposti dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Sono in particolare il finanziamento al 30% delle Autostrade del mare, la promozione del nuovo strumento finanziario dei Project bond e infine un co-finanziamento del 10% per sezioni stradali transfrontaliere.

Per gli interventi infrastrutturali in generale nel settore trasporti, la commissione stessa ha proposto al parlamento europeo – come ha riferito in commissione il vicepresidente Siim Kallas – uno stanziamento complessivo di 31,7 miliardi di euro.

E’ bene specificare che le decisioni della commissione europea dovranno essere approvate e rese operative da successivi passaggi, ma che sembrano ormai definitive.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Giugno 2012

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora