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E comincia il brumeggio di successione

NAPOLI – Come dice il vecchio adagio? Piatto ricco, mi ci ficco. E in vista della scadenza del primo mandato di presidente della Port Authority per Luciano Dassatti – in calendario per il prossimo 4 febbraio – il “facite ammuina” sta diventando all’ordine del giorno.
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Le cannonate a palle incatenate sono cominciate sulla stampa locale riportando – sembra con molte imprecisioni – una specie di “niet” del sindaco De Magistris alla riconferma di Dassatti. Il sindaco stesso si sarebbe poi premurato di correggere il tiro, sottolineando che non è assolutamente contrario a una riconferma dell’attuale presidente. Trattandosi di politici, il tutto va preso a beneficio d’inventario: comunque il polverone è stato grande.
Tanto grande che già circolano – in attesa delle terne ufficiali – almeno una mezza dozzina di candidature: alcune da catalogarsi come auto-candidature, altre come semplici ballon d’essai, o detto in italiano tanto per brumeggiare. Qualche nome? Dall’ambiente degli industriali partenopei, in una recente riunione è stato fatto il nome di Nereo Marcucci, che era presente e non si è tirato indietro. Ma al suo fianco c’era anche Legora de Feo, AD di Conateco, che a sua volta potrebbe essere un candidato, anche se in molti dubitano che possa lasciare gli attuali incarichi. Sorpresa delle sorprese, sarebbe stato “saggiato” per la sua disponibilità anche l’avvocato Luciano Canepa, presidente dell’Authority di Ancona e noto marittimista livornese. E ci limitiamo ai nomi più noti che il gossip portuale partenopeo ci ha riferito.
Una cosa sembra certa: Dassatti non è disponibile a giochi di potere e tantomeno si presterà a manovre politiche. La sua disponibilità al secondo mandato sembra certa, ma con quello spirito di servizio che da ex ufficiale di marina è sempre stata la sua caratteristica: come pregio ma anche – per certe rigidità che il mondo del “tutto è possibile” gli imputa – come suo principale limite. Sarà interessante vedere quali saranno gli elementi di scelta che prevarranno: senza dimenticare che si avvicinano le elezioni politiche nazionali, che diminuiranno drasticamente le poltrone disponibili, e quindi che tanti culi saranno alla disperata ricerca di nuove collocazioni, possibilmente ben remunerate. Come appunto le presidenze portuali.
A.F.

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Pubblicato il
17 Novembre 2012

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