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Brindisi e i polli di Renzo

BRINDISI – Non vorremmo entrare in una bega che sembra, come spesso accade, una rissa tra i polli di Renzo (abusata citazione dai “Promessi Sposi”).
[hidepost]Ma quanto sta accadendo a Brindisi, dove sulla nomina del segretario generale dell’Authority c’è stato un balletto davvero poco decoroso e dove lo stesso presidente Haralambides s’è sentito sculacciare per aver criticato di inefficienza parte dei dipendenti dell’Authority, dovrebbe far riflettere sullo stato di funzionamento dei nostri porti. Dove più spesso che non si creda alle problematiche legate all’efficienza si sovrappongono le piccole guerre di pessimo gusto (altra citazione, questa volta gozzaniana, se mi è consentita) tra partiti o addirittura tra bande.
Sia chiaro: il dibattito, il confronto sulle cose, anche le legittime aspirazioni di personaggi e di categorie, non vanno tacciate a priori come negative. Se il confronto mira a migliorare le situazioni, ben venga anche se dovesse finire a grondare (metaforicamente) sangue. Ma soprende che a Brindisi lo stesso presidente della Port Authority Haralambides sia arrivato in comitato portuale proponendo un nome per la sua segreteria generale, e l’abbia subito ritirato quando in comitato – e fuori – gli è stato fatto sapere che era “persona non gradita”. E non perché gli mancassero titoli professionali o capacità – cosa che nessuno ha contestato – ma semplicemente perché non c’era il gradimento di certa parte della politica.
Stiamo seguendo la situazione da lontano e forse qualcosa ci sfugge. Per esempio, potrebbero sfuggirci motivazioni molto più serie per questa marcia indietro di Haralambides: e di questo ci scusiamo in anticipo. Ma così come è apparsa, sia dalla stampa locale che dalla pioggia di dichiarazioni, comunicati e rabbiose reazioni, la baruffa brindisina sa davvero di brutto. E anche di scarso controllo di legittimità da parte delle istituzioni centrali. Viene da ricordarsi della celebre battuta: I custodi della legittimità si attivino, ma chi custodisce i custodi?
A.F.

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Pubblicato il
5 Giugno 2013

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