Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Carrara raddoppia i piazzali del porto

Sobria inaugurazione con la promessa di nuovi importanti traffici

MARINA DI CARRARA – Un sostanziale ampliamento del piazzale Città di Massa, con altri 77 mila metri quadri di aree servite da tutti gli impianti più moderni; e l’adeguamento tecnico-funzionale del molo di Levante, la banchina Fiorillo, allagato di 40 metri verso il mare con un incremento di superficie di 12 mila metri quadrati. Sono queste le opere inaugurate due giorni fa nel porto marinello, alla presenza delle autorità regionali e locali.

[hidepost]

Francesco Messineo

Su invito dell’Autorità portuale la cerimonia è stata improntata alla massima sobrietà, devolvendo un cospicuo fondo all’iniziativa “Pietre sacre” della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli per il restauro delle chiese della Lunigiana danneggiate dai recenti eventi sismici.
E con la legittima soddisfazione del presidente dell’Autorità portuale ingegner Francesco Messineo, che nel suo discorso ha ricordato anche l’opera del predecessore Luigi Guccinelli, con il quale alcuni dei progetti oggi completati sono stati avviati. Messineo ha ringraziato anche le imprese appaltatrici, i tecnici responsabili delle procedure e l’intero staff dell’Authority. “ La disponibilità di queste opere – ha ricordato Messineo raddoppia in pratica le aree del porto e mette lo scalo in condizione di affacciarsi verso nuovi mercati e nuove tipologie merceologiche, creando le condizioni per intercettare l’imminente ripresa. Tali opportunità sono confermate – ha ribadito Messineo – dall’interesse manifestato da numerosi importanti operatori dello shipping pronti a scegliere il porto di Marina di Carrara per l’attivazione di nuovi traffici”. Il presidente ha anche citato i futuri progetti della GE Oil&Gas-Nuovo Pignone che avranno sul porto una importante ricaduta.
Più in dettaglio, sul molo di Levante è stata costruita anche una nuova scogliera in materiale inerte di cava con muro paraonde, per proteggere il piazzale e il costruendo fascio di binari ferroviari per il carico e scarico delle merci direttamente tra navi e convogli ferroviari. Il che pone il porto in una condizione privilegiata per ricevere nonsolo rinfusi ma anche contenitori e carichi speciali.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Ottobre 2013

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora