Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Le clausole dei portuali

Piero Neri

Luigi Negri

Il presidente del Gruppo CPL Enzo Raugei, ha diramato sull’assemblee dei portuali la seguente nota.

LIVORNO – I soci della Compagnia Portuale di Livorno, informati dettagliatamente attraverso le assemblee dei giorni precedenti, hanno formalizzato a larghissima maggioranza il mandato al consiglio di amministrazione per verificare le condizioni per la cessione del 50% della loro società operativa CILP a due tra i più importanti operatori nazionali del settore portuale.
Il presidente ed i consiglieri di amministrazione hanno riferito all’assemblea i risultati del confronto avviato nei mesi scorsi con i Gruppi che fanno capo a Piero Neri ed a Luigi Negri, confronto che ha consentito di verificare la coincidenza di vedute sui principali temi strategici, organizzativi e di governance della CILP e di sviluppo del Porto, rendendone possibile la prosecuzione e fortemente auspicabile la conclusione.
[hidepost]

Enzo Raugei

Il possibile ingresso nel capitale della CILP di due importanti operatori internazionali dovrà garantire sia il mantenimento delle caratteristiche storiche di rappresentanza dei soci lavoratori della Compagnia Portuale di Livorno sia l’accentuazione delle sue caratteristiche imprenditoriali attraverso l’integrazione del management con l’obiettivo di migliorarne le performances e di aumentarne i traffici con una decisa azione commerciale della quale si definiranno gli obiettivi di breve e medio periodo.
Contribuirà significativamente al raggiungimento di quegli obiettivi il partenariato tra CPL e CFT che sarà messo a disposizione della CILP consentendole di soddisfare la pressante richiesta del mercato di integrazione logistica (che non è solo trasporto) da fondo stiva a destino che sarà resa possibile dall’utilizzo appropriato del network, delle competenze e delle relazioni che CPL e CFT sapranno mettere in campo.
I quattro Gruppi hanno condiviso la necessità che di fronte alla sempre più accesa competizione tra i numerosi porti nazionali in una situazione di stagnazione economica e dei traffici si impongano aggregazioni tra operatori portuali e logistici che ne aumentino la capacità finanziaria per affrontare nuovi investimenti finalizzati a rendere i servizi offerti alla merce più appetibili, veloci, efficienti ed economici.

[/hidepost]

Pubblicato il
31 Gennaio 2015

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora