Il grande progetto “Tanger Med Complex” nel Marocco verso la leadership portuale
Precederà con il raddoppio dell’attuale terminal l’altra grande iniziativa di Nador West – Eurogate Tanger chiude il 2014 con circa 1,5 milioni di teu e 27 linee di navigazione
TANGERI – I più importanti gruppi terminalisti del mondo stanno puntando sempre più decisamente sul Marocco mediterraneo per il futuro prossimo dei traffici. E gli armatori più attenti li seguono: se non addirittura, come nel caso di Grimaldi ma anche di Uasc, li precedono o li affiancano. E’ di questi giorni la conferma che la mega-fullcontainers “Al Rawdah” di Uasc, festeggiatissima a Livorno venerdì 23 gennaio nella prima toccata del nuovo servizio MINA ha attraccato anche a terminal Tanger Med per proseguire poi verso i porti Usa, che con il Marocco hanno un accordo di libero scambio estremamente importante.
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Ma il Marocco non intende fermarsi alle realtà attuali. Abbiamo recentemente pubblicato la notizia che sulla sua costa mediterranea nascerà a breve un altro mega-porto containers per conto della società pubblica Nador West Med, a circa 160 miglia ad est di Tanger Med. E anche Tanger Med raddoppierà a breve la sua potenzialità, con un nuovo complesso portuale in costruzione immediatamente ad ovest delle attuali banchine e del porto ro/ro dove scalano Grimaldi e Gnv, che sarà così “circondato” dai due grandi scali containers. “The Tanger Med Complex” sarà uno dei più importanti e moderni scali containers del Mediterraneo, con un investimento totale previsto di 7,5 bilioni di euro tra investimenti pubblici e privati, che riguarderanno non solo il porto e le banchine, ma anche la zona franca alle sue spalle con numerosi insediamenti ed altrettanti interessi di industrie europee. La mappa che pubblichiamo del “Tanger Med Complex” nel suo insieme da un’idea significativa del progetto, sulla sinistra al porto attuale dove è evidenziato l’insediamento di Eurogate Tanger. Che a sua volta riportiamo nella seconda mappa (Tanger Med 1) dove sono evidenziate le concessioni ad Eurogate ed a Apm.
L’importanza del “sistema” è evidenziata anche e specialmente dalle cifre delle sue performances. Nel 2014 il solo terminal di Eurogate Tanger – che ha la metà delle banchine del settore attualmente operativo – ha movimentato 1.428.303 teu di cui solo il 5% rappresentato dal transhipment. La produttività delle gru di banchina ha raggiunto una media di 26 movimenti orari e il terminal è stato scalato da 27 linee di navigazione per 1.347 approdi. Davvero non male per un terminal di 400 mila metri quadrati con 812 metri lineari di banchina fino a 18 metri di fondale (per l’esattezza 450 metri sono a 16,2 metri, altri 250 a 14,8 metri e solo 112 metri a 10,80 metri), oltre 1000 prese per containers reefer e 8 grandi gru capaci di operare fino a 23 file. E quando sarà pronto anche il secondo settore, probabilmente entro un paio d’anni (sono in corso gli ultimi lavori e poi ci saranno le assegnazioni ai terminalisti) “The Tanger Med Complex” confermerà che per il Mediterraneo – e non solo – la portualità del Marocco sarà tra le più promettenti in assoluto.
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