La Liguria che fa davvero sistema nell’assemblea congiunta di tre porti

Maurizio Fasce (a sinistra), Alessandra Orsero e Alessandro Laghezza.
MAURIZIO FASCE – SPEDIPORTO GENOVA
Quale è il messaggio che la Vostra categoria vuole dare con l’assemblea congiunta?
“E’ la prima volta che le tre associazioni si riuniscono in una assemblea generale; la nostra parola d’ordine è “La Liguria che fa sistema”. Lanciamo una sfida agli operatori, alle pubbliche amministrazioni ed alle istituzioni per costituire un sistema portuale ligure integrato che si lasci alle spalle la concorrenza ed il campanilismo che ha caratterizzato in tutti questi anni le relazioni tra i tre porti e che guardi al futuro in un’ottica di reale integrazione”.
Quali obiettivi devono darsi i porti, anche su scala nazionale?
[hidepost]“I porti italiani devono cominciare a considerare per il futuro non più la concorrenza interna fra singoli scali ma devono guardare ai veri competitors che sono i porti del nord e riguadagnare le quote del traffico perdute dato che sono almeno 900 mila i containers che sbarcano ogni anno nel nord Europa pur essendo destinati all’Italia. Devono inoltre cercare di andare ad aggredire quelle ulteriori aree di mercato che valgono molte migliaia di contenitori e che in questo momento sono di esclusivo appannaggio dei porti del nord”.
Fresco di nomina, lei è il primo presidente italiano dell’Istituto Marittimo Europeo del Clecat; quali sono i suoi proponimenti?
“Cercheremo di sensibilizzare i tavoli di lavoro europei sui temi che riguardano la portualità italiana; è un’ottima opportunità per poter essere presenti ed esprimere le nostre posizioni ai tavoli di lavoro marittimo così importanti”.
ALESSANDRO LAGHEZZA – ASSOCIAZIONE SPEDIZIONIERI DEL PORTO DI LA SPEZIA
Come giudicate questa iniziativa di unità?
“E’ un messaggio forte che lanciamo alla portualità ligure, alla politica; i porti liguri sono sempre più un sistema integrato e devono sempre più ragionare come un’unica unità. Noi spedizionieri siamo i primi a portare avanti questa logica fungendo da stimolo alla parte pubblica”.
Un punto della situazione sul porto di La Spezia e sulle sue aspettative.
“E’ un momento di forte espansione dei traffici ed auspichiamo che vengano sostenuti da rapidi interventi infrastrutturali attraverso il veloce superamento degli ostacoli burocratici; mi riferisco all’importante progetto di Contship per lo sviluppo delle banchine. Dal lato immateriale puntiamo ad una piena implementazione del pre-clearing e dello sportello unico doganale per poter essere all’altezza della importante mole di traffici che sta arrivando; il tutto dovrà essere coordinato dallo sviluppo della Port Authority System a livello non solo spezzino, ma ligure, che riteniamo essere fondamentale”.
Il suo punto di vista sulla riforma portuale: come dovrebbe essere?
“E’ molto difficile capire dove stiamo andando. Dal mio punto di vista la riduzione del numero delle Autorità portuali è fondamentale così come la chiarezza del loro ruolo che deve essere di governo di tutte le istituzioni del porto. Occorre però una limitazione dei loro compiti per evitare che le stesse vadano a svolgere attività che sono e che devono rimanere di competenza dei privati”.
ALESSANDRA ORSERO – ISOMAR
Cosa vi aspettate da questa iniziativa?
“Dopo aver dimostrato che la nostra logica è fare sistema per poter competere con i porti più grandi del nord Europa ci aspettiamo che la politica ci riservi maggiore attenzione sbloccando gli investimenti nelle infrastrutture ma anche quelli nel processo di telematizzazione. Noi in questo senso ci poniamo come partner, in qualità di esperti, convinti che sia l’unica strada per riprenderci quelle quote di traffici che abbiamo perso a favore del nord Europa”.
In quale misura potrà avvantaggiarsi il porto di Savona da questa alleanza?
“Il porto di Savona sotto il profilo informatico è ancora un pò indietro rispetto agli altri due porti e credo che da questa unione si avvantaggerà molto. Dobbiamo soprattutto essere pronti per quando sarà operativa la piattaforma APM”.
Le priorità del porto di Savona?
“Oltre alla piattaforma APM abbiamo altri progetti approvati e finanziati da portare a compimento come il secondo terminal crociere, il completamento della nuova struttura per il traffico di auto ed altri ancora. E’ importante che tutti questi progetti si realizzino al di là di quello che sarà la riforma portuale”.
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