Rilancio del Silos del Tirreno
LIVORNO – C’è un piano di forte rilancio dietro l’arrivo al terminal del Silos e Magazzini del Tirreno (Smt del gruppo Gabeca di Brescia) della grande gru semovente Gottwald, sbarcata – come riferito nel nostro ultimo numero – all’accosto 41 dalla nave specializzata “Amoenitas”. Un piano di cui si è parlato in banchina con il direttore del terminal Rino Russo, l’agente marittimo Roberto Alberti, raccomandatario della nave, l’avvocato Marco Paggini che ha curato i contratti e il consigliere comunale Yari De Filicaia.
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Rino Russo
Con un costo di quasi oltre 1,5 milioni di euro il grande semovente è un quarto dell’investimento previsto dal terminal per un nuovo e più moderno assetto, che prevede anche una tale trasformazione dei sistemi di lavoro del Silos. La Gottwald da 80 tonnellate, è infatti dotata di una benna da 20 metri cubi e cambierà radicalmente il sistema di sbarco dei cereali, affidato fino ad oggi agli aspiratori delle due torri gemelle. In attesa della futura demolizione di almeno una delle due vecchie torri aspiranti – la cui manutenzione è molto costosa e la cui obsolescenza di valuta anche in tempi di scarico – la Gottwald sarà collegata a una tramoggia di nuova tecnologia che agganciata a una delle torri offrirà un servizio nettamente più veloce: basteranno due turni di lavoro per svuotare una nave da 4 mila tonnellate di granaglie. La gru potrà inoltre operare con i “pellets”, con un nuovo traffico – che si sta dimostrando interessante a livello di volumi – integrato a quelli tradizionali.
Il piano di investimenti collegato alla rinnovata concessione ventennale prevede anche la costruzione di un nuovo magazzino, per lo stoccaggio dei cereali e di altre merci, da 3 mila metri quadri per un ulteriore investimento di 3 milioni di euro. Il tutto sarà integrato da impianti di trasporto di ultima generazione per le merci allo sbarco, con la più elevata automazione richiesta. L’obiettivo è migliorare ancora un servizio – ha sottolineato Rino Russo – che vede tra i più importanti clienti del porto la Barilla, Casillo di Bari, la Grande Molini Italiani e la Grandi Riso. E per “una ulteriore ridefinizione – ha detto in una nota diramata nei giorni scorsi Daniela Grandi, presidente del gruppo Gabeca – delle strategie dell’intero gruppo, con l’obiettivo di far crescere in maniera significativa il fatturato della Silos e Magazzini del Tirreno”.
La società come noto opera all’accosto 41, con circa 200 metri di banchina a 11 metri di profondità su un’area di 22 mila metri quadrati con un grande silos per cereali da 55 mila tonnellate, servito da due gru di aspirazione integrate ora dalla nuova semovente. Possono attraccarvi navi fino a 190 metri e con 30 mila tonnellate di carico.