Sul terminal di Taranto gli impegni del governo
Prolungata la cassa integrazione dei 570 addetti e lavori da completare in un anno – In cambio c’è la richiesta di riprendere i traffici containers di Evergreen

Pierluigi Maneschi
ROMA – La nota ufficiale del governo parla di una pre-intesa firmata tra il Taranto Container Terminal (TCT) e l’Autorità portuale locale, per rilanciare lo stesso terminal dopo anni di macroscopiche delusioni da parte degli azionisti. I quali azionisti (50% Hutchinson, 40% Evergreen, 10% Maneschi) hanno esaminato il testo dell’accordo due giorni fa, giovedì 14, in un consiglio direttivo che si è riservato di riferire all’assemblea. Le bocche degli azionisti sono cucite, perché il momento è tra i più delicati della già delicata storia del terminal. Da parte del governo va rilevato che si sono impegnati i massimi livelli: il sottosegretario della presidenza del consiglio Claudio De Vincenti, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova.
[hidepost]Tra gli impegni sottoscritti a Palazzo Chigi il rinnovo della cassa integrazione per i 570 addetti del terminal che scadrà a fine mese. E’ stata anche stabilita da parte del ministero una specie di cabina di regia per verificare che i lavori da effettuare sul terminal per l’ammodernamento si svolgano in tempi compatibili – e paralleli – con il prolungamento della cassa integrazione.
Alla base della pre-intesa che il governo continua a giudicare molto positiva – nel silenzio totale della controparte in attesa dell’assemblea – c’è anche la richiesta agli azionisti del TCT di programmare un ritorno progressivo dei traffici containers di Evergreen a Taranto, dopo l’abbandono per la mancata realizzazione degli indispensabili lavori di ammodernamento. L’Autorità portuale ha chiesto l’impegno del ritorno dei traffici al TCT che però sull’argomento – è stato risposto al presidente dell’Authority Sergio Prete – si è defilato, sottolineando di essere il mero fornitore di servizio alle compagnie di navigazione: che dovranno autonomamente decidere con la prossima assemblea. La promessa del governo è che i lavori di adeguamento del terminal saranno conclusi in un anno. Qualcuno, che non è certo un portavoce ufficiale, ha sottolineato che di promesse ne sono state fatte anche in passato, senza risultati.
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