Cellulosa e le buone intenzioni
LIVORNO – La corsa adesso è ai capannoni per la cellulosa. Il che vuol dire, fuor da ogni perifrasi, conquistarsi o mantenersi traffici che nell’ambito delle merci varie hanno ancora una forte componente di manodopera indotta, quindi di lavoro.
[hidepost]A Livorno la Cilp, che oggi vanta l’arrivo della “Saga Spray” della Welco con 42 mila tonnellate di forestali, sta premendo per aver il capannone-bis che l’Autorità portuale ha promesso nel quadro dell’accordo per liberare l’Alto Fondale a favore delle crociere. L’impegno va avanti, e comprende anche l’allargamento della “strettoia” di ingresso al molo Italia, che è indispensabile per utilizzare al meglio il nuovo accosto ad alto fondale del suddetto molo, dove la Cilp sposterà i suoi traffici di cellulosa. Intanto però la “Saga Spray” con i suoi quasi 12 metri di pescaggio è ancora all’Alto Fondale, sia pure in un regime di stretta collaborazione tra Cilp e Authority.
Ma anche a Savona la cellulosa fa gola. E’ di questi giorni l’annuncio del gruppo Campostano riporterà a Savona alcuni dei traffici di cellulosa che aveva spostato a Livorno. Nel riordino delle proprie attività, il gruppo – sottolinea la stampa di Savona – è anche in grado di inviare un treno di cellulosa ogni settimana alle cartiere piemontesi. Ha inoltre ottenuto tutte le autorizzazioni per costruire un nuovo grande magazzino di stoccaggio dei forestali nell’area Alti Fondali, per un totale di 3.750 metri quadri con un investimento di 1,8 milioni di euro.
Si corre, promettendo tempi rapidi, sia per il magazzino della Cilp di Livorno sia per quello di Campostano a Savona. Con una sola, sottintesa preoccupazione: che la tanto conclamata necessità di una pianificazione nazionale dei porti e dei traffici, per evitare certe concorrenze al massacro tra scali vicini sulle stesse tipologie di merci, rimanga un’Araba Fenice, nello scomparto delle buone ma platoniche intenzioni.
A.F.
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