Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La Regione insiste sui -20

FIRENZE – La Regione Toscana cavalca il diktat di Rossi dei fondali a -20 metri per la piattaforma Europa. E promette che sarà anche una mostra, nel palazzo del governo regionale toscano, sui progetti della piattaforma.
[hidepost]Perché come ha detto l’assessore Ceccarini nel consiglio regionale era dedicato alle infrastrutture, l’intera Toscana deve conoscere l’importanza del complesso logistico costiero, con fulcro sui porti di Livorno e Piombino, sul quale la Regione sta investendo con forza. La piattaforma Europa, ovvero il porto di Livorno ribaltato verso il mare per accogliere le navi delle prossime generazioni, è un progetto che deve riguardare tutti i toscani; e da essi deve essere conosciuto. L’impegno è preciso e il finanziamento regionale viene subordinato ai -20 metri di fondale.
Assente alla discussione il governatore Rossi – con le relative proteste delle opposizioni dei 5 Stelle – l’importanza del progetto livornese è stato ribadito anche dal consigliere Pd labronico Francesco Gazzetti. «Sono in ballo l’esistenza stessa e la competitività del porto – ha detto nel suo intervento – perché il porto di Livorno rischiava di morire. Per questo, ora che ha intrapreso una strada positiva, dobbiamo farci carico del problema. Gli ultimi dati, diffusi dall’Autorità portuale, sono positivi, a partire dal +39,5% del traffico di container. Sono dati che dimostrano una spinta, un desiderio di crescita che dobbiamo assecondare. Ma bisogna fare chiarezza anche sui numeri: occorre puntare a fondali a -20 metri e la presentazione a Bruxelles con gli incontri tecnici relativi sono stati utili anche a capire che non bisogna accontentarsi di meno”.
Il tema dei fondali è di quelli caldi, perché è noto che l’iniziale progetto di massima presentato dall’autorità portuale livornese puntava a fondali di “soli” 16 metri, nella certezza che Livorno può aspirare alle full-containers di taglia medio-grande ma difficilmente potrebbe aspirare alle gigantesche unità da 20 mila e più teu destinate a fare solo le grandi rotte dirette e non a spingersi così a nord lungo la costa italiana. Una previsione, quella dell’Autorità portuale, fondata anche sui più recenti studi che indicano come le prossime generazioni delle navi più grandi andranno comunque a prevedere pescaggi non superiori ai 16-18 metri (a pieno carico: una condizione che non si verifica spesso nella realtà) aumentando invece la larghezza massima. Il presidente della Regione Rossi ha invece puntato direttamente e decisamente a chiedere un progetto con fondali da 20 metri. E c’è chi sostiene che il nuovo indirizzo sia il risultato di colloqui con i grandi armatori (si parla anche di incontri a Ginevra con Gianluigi Aponte, il numero due al mondo con la sua flotta MSC molto interessata di recente a Livorno) i quali hanno proposto una visione ancora più proiettata nel futuro. E visto che il progetto è grandioso – pare essere la ratio – tanto vale mettersi al vento con il massimo dei fondali possibili. Insomma, pensare in grande.
Sui costi dei privati finanziatori e su come sistemare in più i fanghi, ci sarà tempo per gli approfondimenti. Sperando anche nel prossimo decreto del ministero dell’Ambiente che consentirebbe di ributtare in mare i fanghi puliti.
A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Settembre 2015

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora