Dopo la conferenza di Parigi sul clima primi impegni concreti sulla rete LNG
Tempi stretti per realizzare le stazioni di rifornimento sia sui porti che all’interno del territorio – Lo studio della direzione Sviluppo & Innovazione dell’Authority di Livorno
VERONA – La conferenza mondiale di Parigi sull’ambiente e il contenimento delle emissioni nocive ha rilanciato, al di là delle varie utopie, il programma concreto dello sviluppo della rete nazionale italiana per il gas LNG sia nel campo dell’autotrazione che della motorizzazione navale. La settimana scorsa il tema è stato rilanciato in Confindustria con un “position paper” (“prospettive del mercato italiano del gas nel contesto europeo”) che ha avuto grande diffusione anche su Il Sole-24 Ore. E subito dopo, venerdi a Verona, è stata la volta del convegno su “Interporti ed LNG” che ha visto tra gli altri un articolato intervento della direzione Sviluppo e Innovazione dell’Autorità portuale di Livorno diretta da Antonella Querci.
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Nel quadro dell’intervento stesso, insieme alle slides relative all’eventuale e auspicata utilizzazione del terminale OLT offshore davanti a Livorno come hub per la distribuzione del gas LNG con bettoline alle stazioni costiere da creare entro il 2020 (come chiede la UE) sono stati presentati gli studi relativi alla proposta nazionale per i punti di rifornimento, riassunti nella mappa che abbiamo riportato in prima pagina. La dottoressa Querci ha ricordato in particolare che il termine del 2020 non vale per l’Adriatico, dove l’Italia ha voluto anticipare al gennaio 2018 (domani…!) il limite dello 0,1% di tenore di zolfo nei combustibili marittimi, che apre di fatto alla necessità di alimentare le navi almeno in buona parte con il gas LNG. Per quanto riguarda la piattaforma LNG al largo della Toscana, è stato rilevato che la sua posizione baricentrica la renderà particolarmente appetibile anche per rifornire le stazioni terrestri dell’alto Tirreno compresa la Corsica e la Sardegna (rendering in questa stessa pagina).
Nella sostanza, e in attesa di ulteriori impegni anche da parte della Regione Toscana e dell’Autorità portuale livornese, va ricordato che la piattaforma OLT al largo della costa ha da tempo la piena operatività, è in grado di fornire il gas LNG sia alla rete nazionale che (con modesti interventi già di fatto autorizzato dal ministero) a bettoline in grado di trasferire il gas alle stazioni a terra: e si avvale di un servizio di vigilanza e di controllo safety svolto dal gruppo Neri con appositi mezzi nautici. C’è in definitiva un intero sistema – ha ricordato Antonella Querci a Verona – pronto a partire per realizzare quella rete di rifornimento che dovrà dare una delle risposte più concrete e meno lontane dai tanti impegni assunti nella conferenza di Parigi sul clima.
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